POSSIBILE EVOLUZIONE METEO A 15 GIORNI
Nell’ultimo approfondimento, quello del venerdì, avevamo sottolineato un sostanziale allineamento dei modelli matematici nell’inquadrare un’accelerazione dell’Oceano Atlantico e la conseguente crescita delle quotazioni anticicloniche. Evidentemente c’è ancora qualcosa che sfugge, ovverosia la corretta interpretazione del ruolo del Vortice Polare nel condizionare la cosiddetta troposfera, ovvero quella porzione d’atmosfera dove avvengono i fenomeni meteorologici.
Gli ultimissimi aggiornamenti ci dicono che attorno al 18 marzo potrebbero succedere cose assai interessanti. Parliamo del colpo di coda dell’Inverno, ipotesi che sembrava tramontata o comunque sembrava che le quotazioni in tal senso stessero letteralmente crollando. Evidentemente non è così, perché improvvisamente è riapparsa un’azione fredda particolarmente incisiva che se confermata potrebbe riportarci nevicate a bassissima quota.
Lo spostamento dell’Alta Pressione, verso ovest, potrebbe spalancare le porte a una spinta meridiana importante – v’è però la necessità di un Atlantico meno invasivo – con conseguente possente irruzione artica verso il Mediterraneo. Cosa potrebbe comportare? Lo vedremo a breve.
IL METEO A BREVE TERMINE
Prima dobbiamo concentrarci sul decadimento dell’attuale struttura anticiclonica, decadimento indotto come ben saprete da infiltrazioni instabili atlantiche che stanno erodendo la struttura nel fianco occidentale.
Ciò ha comportato la comparsa delle prime precipitazioni in Sardegna e nel corso del fine settimana i fenomeni coinvolgeranno anche altre regioni, segnatamente le tirreniche e il Nord. Tra l’altro nelle regioni settentrionali avremo delle infiltrazioni d’aria più fredda, che evidentemente andranno a esaltare l’instabilità e conseguentemente le precipitazioni attese. Non mancherà occasione per delle nevicate sulle Alpi, specie nei settori occidentali, dove localmente potrebbero spingersi a quote relativamente basse.
Situazione destinata a peggiorare ulteriormente nella prima metà della prossima settimana, allorquando potrebbe intervenire un peggioramento ben più organizzato. Ovviamente le temperature registreranno una diminuzione, riportandosi su valori più consoni al periodo.
INVERNO NON DEMORDE
Riprendendo il discorso affrontato in apertura dobbiamo dirvi che qualora dovesse verificarsi quanto detto potremmo assistere a un colpo di coda d’Inverno in piena regola. Non ci sarebbe nulla di strano, questo va detto, d’altronde il mese di marzo ci ha abituato a certe configurazioni e sappiamo fin troppo bene che statisticamente determinati scenari – scambi meridiani – sono ampiamente contemplati.
L’aria fredda potrebbe affluire massicciamente da nord-nordest e dobbiamo dirvi che entrambi i modelli matematici più autorevoli – ossia l’americano GFS e l’europeo ECMWF – propongono una consistente spinta meridiana dell’Alta Pressione e il conseguente scivolamento di una massa d’aria assai fredda verso il Mediterraneo. Potrebbe trattarsi di aria artica, ma potrebbe avere un discreto contributo continentale. Teniamo conto del gelo che permane sulla Russia occidentale e che potrebbe approfittarne per ripresentarsi sull’Europa orientale. Evoluzione certamente interessante e che andrà monitorata con estrema attenzione.
IN CONCLUSIONE
Ovviamente attenderemo pazientemente eventuali conferme, potrebbe trattarsi di un fuoco di paglia ed è giusto che si sappia. Se dovessero arrivare ulteriori elementi a corredo saremo qui a ragguagliarvi.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.