(ANSA) – ROMA, 07 MAR – La pandemia interrompe la corsa
dell’imprenditoria femminile. A fine 2020 si registra un calo
dello 0,29% delle imprese guidate da donne, per un totale di
4mila attività in meno rispetto al 2019. È quanto emerge dalle
elaborazioni condotte dall’Ufficio Studi Confesercenti in
occasione della Festa della Donna. Per l’imprenditoria femminile
– finora cresciuta più velocemente di quella maschile – si
tratta della prima battuta d’arresto in sei anni: la perdita –
ascrivibile interamente alle regioni del Centro Nord (il
Mezzogiorno segna infatti un +0,26%) – interrompe infatti una
crescita costante dal 2014.
I dati di fine 2020, emerge dalle elaborazioni, mostrano che
la gestione dell’emergenza sanitaria ha prodotto una battuta
d’arresto soprattutto sulle
imprenditrici giovani. Sono soprattutto le regioni del Centro
che vedono ridurre la partecipazione femminile al mondo
dell’impresa.
“La pandemia ha inferto una battuta d’arresto a tutto il
Paese, cui l’imprenditoria femminile – nonostante la sua natura
resiliente – non poteva sfuggire”, spiega la Responsabile
nazionale di Impresa Donna Anna Maria Crispino. “Anche perché le
difficoltà poste da lockdown e restrizioni nella dimensione
familiare si sono scaricate principalmente sulle donne. Bisogna
fare di più – conclude -, ripensando gli strumenti di sostegno e
creandone di nuovi”. (ANSA).
Fonte Ansa.it