(ANSA) – GENOVA, 11 MAR – Per riavere indietro i soldi
investiti in auto di lusso ha iniziato a minacciare il
commerciante tramite un presunto affiliato alla cosca ‘ndranghetista coinvolta nella strage della pizzeria di Duisburg
(Germania). Gli investigatori della squadra mobile di Genova,
coordinati dal sostituto procuratore Federico Manotti della Dda
genovese, hanno arrestato due uomini con l’accusa di tentata
estorsione aggravata dal metodo mafioso. In manette sono finiti
Salvatore Stalfieri e Christian Rosolani, quest’ultimo titolare
di hotel nel capoluogo ligure e in Valle d’Aosta. La vicenda, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti,
risale all’estate scorsa. La vittima è un commerciante d’auto di
origine romena, che di fatto era intestatario fittizio di una
serie di veicoli di alta gamma usati da professionisti genovesi,
tra cui Rosolani, che nel tempo aveva avuto la disponibilità di
una Bentley Continental e di una Bmw. Le auto erano state
sequestrate a gennaio 2020 nel corso di una indagine della
Finanza. A quel punto Rosolani aveva iniziato a chiedere al
venditore d’auto, in maniera via via sempre più insistente, di
riavere i soldi già investiti senza però riuscirci.
L’imprenditore alberghiero si era rivolto a Stalfieri che si era
presentato alla vittima come esponente dell’ndrangheta, con
collegamenti con la cosca coinvolta nella strage di Duisburg
(Germania), facendo anche aumentare gli ‘interessi’ fino a fare
lievitare la cifra a 70 mila euro. Dopo le pesanti minacce il
venditore d’auto aveva deciso di rivolgersi alla squadra mobile
ed era stato organizzato un incontro “monitorato” da microspie a
cui poi sono seguite le ordinanze. (ANSA).
Fonte Ansa.it