(ANSA) – ROMA, 14 MAR – La riduzione dei consumi nel 2020, il
primo anno della pandemia, ha comportato per le imprese romane
una perdita complessiva
di quasi 4 miliardi di euro. Se a questo si sommano le
conseguenze dell’assenza di turismo, la perdita delle imprese
romane sale a quasi ad 8 miliardi di euro. Precisamente a 7,7
miliardi. E’ quanto emerge da un’indagine della Confartigianato
di Roma.
Tra i settori più colpiti: l’abbigliamento e le calzature, la
ristorazione, i servizi culturali e ricreativi. “La sola
ristorazione nel 2020 subisce una riduzione complessiva di 2
miliardi e mezzo, il settore dell’abbigliamento e calzature di
600 milioni, il settore ricreativo di oltre 1 miliardo e 300
milioni”, segnala Confartigianato.
Da un’indagine condotta presso le imprese romane, il 52%
degli intervistati ritiene che il ritorno alla normalità potrà
avvenire solo nella primavera del 2022. I più ottimisti (21%)
vedono nell’autunno del 2021 la ripresa. Il 2021 è visto
essenzialmente come un anno di ulteriori
sofferenze. Il 22% ritiene che nel primo semestre 2021 avrà una
riduzione dei ricavi superiore al 50%, il 9% avrà una riduzione
tra il 30 ed il 50%, il 39% una riduzione tra il 15 ed il 30%.
Il 30% ritiene che non subirà alcuna contrazione dei ricavi.
Le misure ritenute fondamentali per sostenere la ripresa
vengono
rispettivamente indicate nella riduzione della pressione fiscale
(27%) nella semplificazione amministrativa (23%), nell’accesso
al credito (20%). Alla luce della scadenza del divieto dei
licenziamenti, il 61% degli
intervistati pensa che manterrà gli attuali collaboratori, il
14% che sarà costretto a rinunciare alla stragrande maggioranza
dei collaboratori, mentre il 25% ritiene che dovrà fare a meno
di qualche collaboratore.
Considerando l’andamento della pandemia e le percezioni degli
imprenditori nei primi 6 mesi del 2021 si avrà certamente una
riduzione di ulteriori 3-3,5 miliardi che porterà a giugno il
bilancio della pandemia ad oltre 10 miliardi di perdita di
fatturato. Più del 30% delle attività artigiane rischia di
chiudere. (ANSA).
Fonte Ansa.it