Il progetto selezionato tra le buone pratiche europee per il “Cultural Heritage in Action”, dal 22 al 26 marzo. Il ministro: “Testimonianza della qualità del lavoro svolto”. Riitano: “Abbiamo lavorato da subito per una dimensione internazionale di condivisione del nostro metodo”
Il progetto di sviluppo locale a base culturale di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 è stato riconosciuto come buona pratica europea ed inserita nel programma di peer learning dell’azione Cultural Heritage in Action del progetto European Framework for Action on Cultural Heritage della Commissione Europea.
La sessione di lavoro internazionale si terrà dal 22 al 26 marzo nella città finlandese di Vantaa, durante la quale sarà illustrato “Procida Immagina”, il metodo co-creativo e generativo posto alla base del dossier di candidatura dell’isola di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022. Nell’ambito del panel “Co-designing an ambitious environmental urban plan addressing cultural heritage” saranno evidenziate le peculiarità del metodo “Procida Immagina”: il pieno coinvolgimento della cittadinanza sui temi del patrimonio culturale materiale e immateriale; la centralità della sostenibilità ambientale e dell’Agenda ONU 2030; l’analisi dei desideri della comunità per la creazione di un immaginario collettivo e il riutilizzo adattivo del patrimonio culturale.
“Il modello Procida, capace di affermarsi nella competizione per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022, si proietta ora a livello europeo – dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – a testimonianza della bontà del lavoro svolto nell’elaborare un progetto di candidatura valido, innovativo e partecipato”.
“Abbiamo sin da subito lavorato per una dimensione internazionale di condivisione del nostro metodo traducendo ad esempio il testo descrittivo del tema di candidatura “La cultura non isola” in 25 lingue – spiega Agostino Riitano, direttore di Procida 2022 – Il percorso che ha portato alla consegna del dossier di candidatura è una significativa esperienza di innovazione sociale a base culturale, per la centralità della vita urbana attiva e orientata dalla cultura. Lo sviluppo co-creativo è stato guidato da quattro principi: responsabilità, non è sufficiente agire, è necessaria la consapevolezza delle ricadute; cooperazione, collante generativo di valori e scambi; economia del dono, dinamica circolare e sistematica del dare e ricevere; intelligenza collettiva, le opinioni differenti sono una forza. Insieme a Procida parteciperanno 17 città provenienti da 13 Paesi europei, tra cui la città bulgara di Plovdiv (Capitale europea della cultura 2019), la città croata di Rijeka (Capitale europea della cultura 2020) e la città lettone di Daugavpils (candidata a diventare Capitale europea della cultura 2026), con le quali scambieremo conoscenze sulle strategie di sviluppo culturale di una Capitale della Cultura”.