(ANSA) – ROMA, 21 MAR – La Pasqua perduta a causa del Covid
costerebbe alle strutture ricettive ufficiali 11,3 milioni di
presenze, con una perdita di fatturato di 1,4 miliardi. Sono le
stime di Cst per Assoturismo Confesercenti che l’ANSA pubblica
in anteprima. Una perdita importante, soprattutto se si
considera che le festività pasquali, quest’anno, sono di fatto
l’unica occasione per un ponte primaverile, visto che il 25
aprile da calendario coincide con la domenica e il 1 maggio è
sabato. Lo stop pasquale – spiega Assoturismo – arriva dopo una
partenza d’anno disastrosa: la debacle della stagione invernale
ha bruciato circa 4 miliardi di fatturato.
“Per il turismo, il 2021 – dice il presidente di Assoturismo
Vittorio Messina – assomiglia sempre di più ad un nuovo 2020. Lo
stop di Pasqua è l’ennesima ‘ripartenza svanita’ dall’inizio
dell’anno: tra le restrizioni di capodanno, la cancellazione
all’ultimo minuto della stagione sciistica e le nuove zone
rosse, la seconda ondata ha fatto sparire 19 miliardi di consumi
turistici. Un grave colpo per tutta l’economia, non solo per il
turismo”.
“Le imprese – conclude – non lavorano ormai da un anno, e non
vedono una via d’uscita. E il Dl Sostegni si è dimostrato
deludente: le risorse messe a disposizione basterebbero a
malapena a coprire le perdite di Pasqua. Gli interventi a favore
delle imprese devono essere adeguati alla crisi che sta vivendo
il settore: ci rincuora la promessa di Draghi di nuovi
stanziamenti”. (ANSA).
Fonte Ansa.it