Per l’ottima birra – immancabile – i grandi concerti, i piatti tipici, le danze popolari, mostre, incontri e molto altro. “Irlanda in Festa” è la rassegna che ha portato al Tuscany Hall di Firenze la cultura, i suoni e i sapori d’Oltremanica.
Da oggi si prende il posto che merita nella hall of fame del teatro: è stata svelata stamani la targa che ripercorre le 21 edizioni del festival, dal 1996 al 2016, a cui hanno partecipato oltre 200.000 spettatori e centinaia di artisti.
Realizzata da Stefano Rovai, l’opera grafica ripercorre i concerti di leggende del folk e del rock che hanno calcato il palco della festa irlandese: tra gli altri Bob Geldof, Andy Ivine, Fairport Convention, Donovan, The Albion Band, The Strawbs, Liam O’Flynn, John Mcsherry, Lùnasa…
Non mancano artisti e gruppi italiani come Modena City Ramblers, Cisco, Antoni O’ Breskey e ovviamente i fiorentini Whisky Trail – pionieri della musica celtica in Italia – presenti a tutte le edizioni e sempre prodighi di consigli e iniziative per il successo del festival.
Organizzato intorno alla festa di San Patrizio – santo patrono d’Irlanda, celebrato il 17 marzo in patria e dalle numerose comunità irlandesi sparse nel mondo – il festival fiorentino ha creato un angolo di Irlanda in riva all’Arno, intrecciando arte, poesia, musica e letteratura, sempre lontano da facili stereotipi da cartolina. Sin dalla prima edizione, Comune di Firenze e Ambasciata d’Irlanda hanno concesso il patrocinio al festival.
La targa di “Irlanda in Festa” arricchirà la Hall of Fame del Tuscany Hall, a fianco di opere che ricordano, tra gli altri, l’evento inaugurale di Steve Lacy (1978), la registrazione del disco live “Fabrizio De André in concerto con PFM Vol. 2”, addetti ai lavori quali Franco Fontana e Franco Mamone, oltre ad appuntamenti extra-musicali come le visite del Dalai Lama e di Madre Teresa di Calcutta.