(ANSA) – CATANIA, 24 MAR – L’Etna non si placa e continua a
dare spettacolo: lo ha fatto, per la sedicesima volta dal 16
febbraio scorso, con un’intensa e prolungata attività
parossistica cominciata dopo le 23 di ieri dal cratere di
Sud-Est con fontana di lava, trabocchi lavici e l’emissione di
una nube eruttiva alta circa 6 chilometri. La cenere, sospinta
dal vento, è caduta in direzione Sud-Sud-Est e anche a Catania
provocando la chiusura di un settore dello spazio aereo e della
pista dell’aeroporto perché contaminata. Nello scalo è in corso
l’attività di pulizia e bonifica. Da bocche del vulcano emergono
due colate: una ben alimentata in direzione Valle del Bove che
ha raggiunto una quota tra i 1.900 e 1.800 m circa, ed un’altra
meno alimentata in direzione sud che si attesta in area
sommitale. Dalle osservazioni dell’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo emerge che continua
l’attività esplosiva al Cratere di Sud Est. A partire dalle
3:30 l’ampiezza media del tremore vulcanico è in decremento, pur
mantenendosi ancora su valori alti. Numero e ampiezza degli
eventi infrasonici rimangono elevati. Permangono le deboli
variazioni osservabili sui segnali delle stazioni tilt. Nessuna
variazione significativa rilevabile dalla rete Gnss. (ANSA).
Fonte Ansa.it