Il direttore sanitario, più volte protagonista nelle ultime settimane di dichiarazioni in cui invitava a non terrorizzare con le varianti del virus, chiarisce che non pensa minimamente a oscuri personaggi che brigano per impedire a tutti di uscire dal tunnel, ma ha voluto, seppure in maniera forte, semplicemente indicare quella che è a suo avviso la strada da seguire con urgenza, considerando anche le tante preoccupazioni suscitate dalle varianti.
Le nuove varianti stanno preoccupando gli esperti in tutto il mondo ma Francesco Vaia esclude un nuovo lockdown totale, servirebbe solo applicare con severità le misure di sicurezza già in atto. Poi in un post su Facebook, ha aggiunto: «Voglio dire un no netto e chiaro all’utilizzo delle varianti come ’clava politica’. La scienza sia sempre libera da interessi economici e politici».
Vaia ha anche fatto chiarezza sugli anticorpi monoclonali: “Invece di agire sulla profilassi, come con il vaccino, forniamo all’organismo del malato direttamente l’arma per combattere il virus, cioè gli anticorpi sintetizzati in laboratorio. Vanno somministrati nelle prime fasi della malattia, tre-cinque giorni massimo, alle persone a rischio complicanze. Gli studi ci dicono che si può ridurre l’ospedalizzazione fino all’85%“.
“Io sono forse il medico d’Italia più favorevole alle aperture. E d’estate, il fatto di stare all’aperto offre meno occasioni di contagio. Ma gli spazi di libertà devono essere graduali e premiali: non dobbiamo passare da un eccesso all’altro. Inoltre, la pandemia co ha insegnato che dobbiamo coltivare stili di vita salutari“, ha concluso Vaia.