(ANSA) – ROMA, 01 APR – “Mai agito di mia iniziativa, in
questa vicenda ho sempre eseguito gli ordini”. E’ quanto ha
detto, nel corso di dichiarazioni spontanee, il luogotenente
Massimiliano Colombo Labriola, imputato assieme ad altri sette
carabinieri nel processo per presunti depistaggi seguiti alla
morte di Stefano Cucchi. “Non è stata una mia iniziativa far
redigere le annotazioni di servizio di polizia giudiziaria agli
appuntati Gianluca Colicchio e Francesco Di Sano. Io – ha
aggiunto in aula l’imputato, che nell’ottobre del 2009 era
comandante della stazione di Tor Sapienza una delle stazioni
dove Cucchi fu trattenuto – ho trasmesso le due annotazioni solo
ed esclusivamente in forza a un ordine ricevuto da Luciano
Soligo (all’epoca dei fatti comandante della compagnia Roma
Montesacro ndr)”. “Mai il colonnello Soligo mi ha detto che non
andassero bene al comandante del Gruppo. Mai nulla ho taciuto su
questa vicenda. Soligo ha riferito che l’arrabbiatura quando
venne a Tor Sapienza era dovuta al non essere stato avvisato il
16 ottobre del 2009 dell’intervento del 118. Era una vicenda che
così tanto lo aveva fatto arrabbiare che nel suo appunto del 27
omette questo punto”, ha aggiunto.
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avvocato ALL’INTERNO DELL’AULA BUNKER vuota DEL CARCERE DI
REBIBBIA. ANSA EMBED END Image {id: “editor_0”} (ANSA).
Fonte Ansa.it