(ANSA) – MILANO, 03 APR – La Didattica a distanza (Dad) sta
creando non pochi problemi agli studenti indipendentemente
dall’efficienza del sistema e dall’impegno degli insegnanti: in
base a un focus realizzato dalla scuola superiore Freud di
Milano il 66,8% dei ragazzi pensa che la preparazione raggiunta
sia inferiore a quella che avrebbero avuto andando a scuola,
tant’è che il 34,8% ritiene di non avere una preparazione
adeguata per affrontare il prossimo anno scolastico o l’esame di
Stato a giugno per gli studenti di quinta. Hanno risposto alle
domande, le ultime due settimane di marzo, più di 500 giovani
degli oltre 700 iscritti.
Tra gli altri aspetti negativi quasi il 33% sostiene che si
sono accentuati dal punto di vista emotivo i contrasti con i
componenti familiari. Nonostante tutto guardando al futuro il
33,2% ritiene che sarebbe utile continuare a usare la Dad,
insieme alle lezioni in aula, anche dopo l’emergenza del Covid.
“Sarebbe sbagliato negare gli aspetti negativi della Dad, al
contrario vanno approfonditi, affrontati e possibilmente risolti
– spiega il direttore Daniele Nappo -. E’ stata un’esperienza
dura e bisogna prepararsi anche per il futuro perché nessuno sa
quali saranno gli effetti della pandemia a breve termine,
figurarsi su un lasso lungo di tempo”.
Il 76,8% degli studenti ha dichiarato che i compiti sono
aumentati rispetto alle lezioni tradizionali: per il 12,5% il
carico degli studi non è stato sopportabile anche per le
modalità prive di rapporti personali con i compagni e i docenti,
mentre per il 64,3%, benché accresciuto, il carico è stato
tuttavia sostenibile. Fondamentale, per oltre il 90 % dei
ragazzi, la funzionalità tecnica – interconnessione, tablet e
cellulari – e il particolare impegno degli insegnanti nel
rendere interessanti le lezioni pur in una situazione atipica.
(ANSA).
Fonte Ansa.it