(ANSA) – BELFAST, 10 APR – Il premier irlandese Micheal
Martin ha messo in guardia contro una possibile “spirale” che
minaccia la pace in Irlanda del Nord, dopo una decina di giorni
di violenze, in un clima di tensioni esacerbate dalla Brexit.
Nel giorno del 23/o anniversario dell’Accordo del Venerdì
Santo che nel 1998 pose fine al conflitto pluridecennale tra
repubblicani, principalmente cattolici, a favore della
riunificazione con l’Irlanda, e protestanti unionisti, ferventi
difensori dell’appartenenza al Regno Unito, “abbiamo il dovere –
ha sottolineato Martin – di non entrare in una spirale che ci
riporti agli anni bui degli omicidi settari e della discordia
politica. Quelli di noi che hanno responsabilità politiche sono
responsabili di fare in modo che ciò non avvenga”.
Per diversi giorni l’Irlanda del Nord è stata scossa da
violenze senza precedenti da diversi anni, soprattutto nelle
zone lealiste a maggioranza protestante dove le conseguenze
dell’uscita dall’Unione Europea alimentano un sentimento di
tradimento e amarezza. Decine di agenti di polizia sono rimasti
feriti.
Gli unionisti venerdì hanno chiesto la fine delle proteste
per “rispetto della regina e della famiglia reale” dopo la morte
del marito di Elisabetta II, il principe Filippo. Alcuni scontri
si sono comunque verificati nella serata anche se di entità
minore rispetto all’inizio della settimana. (ANSA).
Fonte Ansa.it