(ANSA) – ROMA, 16 APR – Sono 29 i commissari straordinari
nominati per gestire 57 opere pubbliche “da tempo bloccate a
causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e
alla complessità delle procedure amministrative”. Lo annuncia il
ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili. Sono 16
infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per pubblica
sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una
metropolitana, per 82,7 miliardi di euro (21,6 al Nord, 24,8 al
Centro e 36,3 al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per
circa 33 miliardi Il finanziamento sarà completato con risorse
nazionali ed europee.
Secondo una valutazione condotta da RFI e Anas, l’impatto
occupazionale delle sole opere ferroviarie e stradali è
valutabile in oltre 68.000 unità di lavoro medie annue nei
prossimi dieci anni, con un profilo crescente fino al 2025, anno
in cui si stima un impatto diretto sull’occupazione di oltre
100.000 unità di lavoro. Sulla base dei cronoprogrammi
disponibili, nel 2021 si prevede l’apertura di 20 cantieri, cui
se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e 37 nel 2023.
È previsto che l’approvazione dei progetti da parte dei
Commissari, d’intesa con i Presidenti delle regioni
territorialmente competenti, sostituisca a effetto di legge ogni
autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per
l’avvio o la prosecuzione dei lavori, salvo che per quelli
relativi alla tutela ambientale e dei beni culturali e
paesaggistici, per i quali è definita una specifica disciplina.
(ANSA).
Fonte Ansa.it