(ANSA) – TERNI, 16 APR – Potrebbero avere avuto accesso e
sottratto “alcuni dati personali custoditi dall’Usl Umbria 2,
inclusi dati sanitari di pazienti” i responsabili
dell’intrusione nel sistema informatico dell’azienda sanitaria
avvenuta domenica scorsa. Lo ha reso noto la stessa Usl che ha “immediatamente” informato la polizia postale e sporto denuncia.
In seguito alle indagini condotte dall’Autorità giudiziaria e
tuttora in corso – spiega l’Usl -, “è emerso che, prudentemente
e ragionevolmente” potrebbe essere avvenuta la sottrazione dei
dati.
La mattina di domenica 11 aprile – ricostruisce l’azienda
sanitaria – ignoti hanno violato il sistema informatico dell’Usl
Umbria 2, “nonostante le adeguate misure di protezione
esistenti, causando rallentamenti e disagi”.
Nel rispetto del Regolamento Europeo per la protezione dei
dati personali, è stata fatta “tempestiva” notifica all’Autorità
garante per la privacy. L’Azienda ha “immediatamente reagito”
attivando le procedure di ripristino fin dall’11 aprile e, “gradualmente, riporterà i servizi erogati allo standard normale
di esercizio, mentre gli inquirenti, con i quali l’Azienda
collabora attivamente, stanno ricercando i responsabili
dell’azione”. Sono state comunque “ulteriormente rafforzate le
misure di sicurezza ed innalzati i livelli di attenzione”.
“Allo stato attuale – sottolinea ancora l’Usl – non si può
escludere che i criminali possano porre in essere azioni
ritorsive quali ad esempio la pubblicazione di talune delle
informazioni sottratte. Naturalmente l’uso di tali informazioni,
inclusa la semplice visione, è vietato e perseguito dalla legge
e l’Azienda, vittima dell’aggressione, agirà attivamente, sia in
sede penale che civile, contro coloro i quali dovessero
trattare, in qualsiasi modo, i dati frutto dell’azione
criminosa, rendendosi così complici”.
L’Usl ha infine reso noto che gli interessati possono
richiedere ulteriori informazioni contattando il responsabile
della protezione dei dati all’indirizzo e-mail [email protected]
oppure agli uffici all’indirizzo [email protected] .
(ANSA).
Fonte Ansa.it