Stanno emergendo gli effetti della gelata devastante che si è avuta tra mercoledì 7 aprile a venerdì 9 aprile 2021, che ha interessato anche buona parte dell’Europa centrale. I frutticoltori e i produttori di vino in Francia hanno definito come la maggior parte del loro raccolto quest’anno potrebbe essere distrutto, irreparabilmente danneggiato, dalla gelata.
A nulla sono valse le attività di prevenzione introdotte. Il gelo ha avuto una durata e intensità che non si vedevano da decenni. Molti esperti sostengono che il gelo i danni potrebbero essere il peggiore di 40 anni.
A causare l’anomalia climatica è stata la formazione di un profondo vortice ciclonico dal Nord Atlantico che ha invaso mezza Europa con aria gelida. Il gelo ha interessato gran parte della Francia, con temperature record, probabilmente registrate, nei tempi più recenti, solo nella Piccola Era Glaciale. Si parla di punte di -10°C.
Nessuna regione francese, eccetto l’area protetta di costa mediterranea e la Corsica, è stata risparmiata, e i danni sono diffusi a tutte le colture. Ma non solo, ci sono ingenti danni anche alla vegetazione spontanea.
E l’agricoltura francese chiede sostegni economici, in una fase dove tutta l’economia francese rischia il collasso per gli effetti della pandemia, che in Francia sta causando molte vittime e prolungate chiusure delle attività.
In epoche precedenti la Seconda Guerra Mondiale, quando non c’era l’attuale ricchezza, sarebbe stata una stagione di carestia.