Aprile ha portato uno scenario anomalo caratterizzato dal freddo, di cui ha lungamente risentito anche l’Italia con temperature sotto media e nevicate a quote basse. La crisi della primavera sembra peraltro destinata a proseguire anche in quest’ultimo scorcio del mese.
Ulteriori impulsi d’aria fredda continueranno a puntare a più riprese verso l’Europa Centro-Settentrionale, dove il clima si manterrà a tratti pienamente invernale. Sul resto del Continente e sull’area del Mediterraneo l’influenza dell’aria fredda sarà più limitata, se non completamente assente.
La discesa delle correnti fredde, direttamente dalle latitudini artiche, sarà innescata dalla persistente posizione anomala molto settentrionale dell’anticiclone nord-atlantico, i cui massimi rimarranno collocati tra il Regno Unito e l’Islanda.
Diversamente da quanto accaduto nei primi 20 giorni d’aprile, stavolta l’aria fredda faticherà ad affondare a latitudini molto basse. L’Italia resterà quindi fuori dalla rotta delle correnti fredde e risentirà anzi di una circolazione ben diversa.
Nel weekend la nostra Penisola risentirà di un riscaldamento, per un lato grazie all’anticiclone che farà capolino e per l’altro lato a causa della risalita di masse d’aria calde nord-africane. I flussi d’aria calda rimonteranno sul Mediterraneo per la presenza di una depressione a ridosso della Penisola Iberica.
In sostanza, avremo un’Europa spaccata in due a cavallo fra il weekend e l’inizio della prossima settimana. Il freddo dominerà alle alte latitudini e a tratti sull’Europa Centrale, mentre i primi veri caldi esploderanno sulle restanti aree continentali.
Come prospettiva, l’Italia verso fine mese potrebbe essere contesa fra l’aria calda dal Nord Africa e sbuffi d’aria più fredda dal Nord Europa. Ci sarà un braccio di ferro estenuante ed i contrasti imponenti tra queste due distinte circolazioni potranno determinare episodi di marcata instabilità con temporali.