(ANSA) – CAGLIARI, 25 APR – La Procura di Cagliari ha aperto
un fascicolo per peculato, per l’utilizzo delle auto blu, e per
omissione d’atti d’ufficio, per i pubblici ufficiali che non
avrebbero attivato i controlli per la violazione delle norme
anti-covid in zona arancione durante il pranzo “proibito” alle
Nuove Terme di Sardara, al quale hanno partecipato una
quarantina di persone tra amministratori pubblici e militari,
dirigenti regionali e manager sanitari, alcuni dei quali hanno
già rassegnato le proprie dimissioni. E’ quanto rivela L’Unione
Sarda evidenziando che la procuratrice Maria Alessandra
Pelagatti e il sostituto Giangiacomo Pilia non hanno ancora
iscritto nessuno nel registro degli indagati.
Tra domani e martedì saranno ultimati gli interrogatori delle
persone informate sui fatti. Nel frattempo, mentre non si
placano le polemiche politiche e non solo, il governatore
Solinas ha fatto partire i provvedimenti disciplinari nei
confronti dei dirigenti riferibili all’amministrazione regionale
che hanno partecipato al pranzo lo scorso 7 aprile.
All’indagine della procura cagliaritana, poi, si aggiunge quella
della Prucura militare di Roma che sta vagliando la posizione
del colonnello Marco Granari, comandante del 151/o Reggimento
della Brigata Sassari, anch’egli presente nel complesso termale
di Sardara.
Nel frattempo la Cgil Sardegna esprime “estrema preoccupazione
per la presenza nella struttura termale del direttore artistico
del Teatro Lirico di Cagliari Luigi Puddu” e sottolinea che “il
pranzo di Sardara è un’offesa gravissima ai lavoratori in
affanno, alle imprese in crisi e a tutti i cittadini stremati
dall’emergenza sanitaria con familiari che hanno perso la vita a
causa del Covid. Come Slc Cgil riteniamo si tratti di un tema
etico e morale che richiede necessariamente una presa di
distanza netta e delle scelte chiare da parte degli organi di
dirigenza del Teatro”, si legge in una nota. (ANSA).
Fonte Ansa.it