(ANSA) – ROMA, 26 APR – La variante indiana del Sars-CoV-2 “di sicuro ci piace poco perché ha due mutazioni nella proteina
Spike, che rendono più facile l’inserimento all’interno
dell’organismo”. Lo ha spiegato Fabrizio Pregliasco, virologo
dell’Università Statale di Milano, intervenendo ad Agorà su Rai
3 che sottolinea come in merito a questa variante “siano
necessarie altre valutazioni”.
“Da un lato – ha precisato – bisognerà capire se e quanto è
più contagiosa rispetto al virus originale, come sembra, e poi
servirà chiarire se sfugge ai vaccini”. Sembra comunque, “da uno
studio israeliano che il vaccino Pfizer protegga almeno in
parte”. Anche per questo, la scelta di bloccare gli ingressi
dall’India, ha detto, “è una scelta precauzionale che condivido
alla luce della situazione epidemiologica indiana, che vede in
questa recrudescenza terribile di Covid-19 in un contesto
caratterizzato anche da difficoltà organizzative”.
Quanto alla situazione epidemiologica italiana, ad oggi “è
buona, sono oltre 5 settimane che i dati sono in riduzione, ma
purtroppo ancora sono tanti i decessi e abbiamo ancora tante
persone positive circa 500.000, molte delle quali magari stanno
bene ma possono contagiare gli altri”. Per questo, ha concluso
Pregliasco, “le riaperture erano auspicate ma io temo che un
prezzo da pagare lo avremo e sarà un rialzo del numero dei casi,
anche se non sarà immediato”. (ANSA).
Fonte Ansa.it