Aprile può presentare dei bruschi capovolgimenti di fronte, lo sappiamo, con alternanza di fasi di caldo estivo a repentini ritorni di clima invernale. In anni recenti freddo e neve non sono mancati nell’ultimo scorcio d’aprile.
Appena due anni fa, era il 28 aprile 2019, quando eccezionali nevicate caddero sulle Alpi Orientali, con intensità dei fenomeni davvero impressionante. Tra il Trentino Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, Alpi e Prealpi del Veneto si accumulò mezzo metro di neve su alcune località.
Aprile 2017 freddo tardivo più esteso sul Nord Italia
La neve scese fino a quote relativamente basse, ma quattro anni fa ci fu un ritorno d’inverno più importante su buona parte del Nord Italia. In Alta Lombardia nevicò a bassa quota, fino addirittura alla bassa collina.
L’improvvisa invernata coinvolse in particolare le province di Como, Lecco e Varese dove i violenti rovesci portarono nevicate copiose fino a livelli di bassa collina, molto più in basso rispetto a tutte le più rosee previsioni. Non è raro in primavera vedere repentini crolli della quota neve durante forti precipitazioni.
I panorami innevati furono straordinari, dato che in poche ore vennero ad accumularsi anche oltre 5 centimetri di manto bianco a quote così basse, per via delle precipitazioni così abbondanti. Altrove e in pianura non mancarono fitte grandinate, che imbiancarono il paesaggio regalando sensazioni invernali.
La neve a quote molto basse, talvolta in pianura, è più facile da vedersi nella prima parte d’aprile. A conferma del meteo sempre più estremo d’aprile, possono capitare sempre più spesso grandi fasi di caldo a inizio mese e poi la neve a bassa quota in conclusione del mese, come avvenuto nel 2017.
Si tratta di un evento meteo non così comune a fine aprile, anche se risulta ben distante da quanto accaduto il 17-18 aprile 1991 e il 25 aprile 1972, quando abbondanti nevicate tardive caddero addirittura fino in pianura sul Nord Italia.