ROMA – Cresce la voglia di una vacanza in sicurezza a bordo di camper e caravan. Per sondare l’umore dei cinquemila utenti italiani presenti sulla sua piattaforma, Yescapa leader europeo nel camper sharing, ha lanciato un’indagine online per capire quali saranno le tendenze e gli interessi per la prossima stagione turistica.
Con una community di 500.000 utenti nel Vecchio Continente e oltre 10.000 veicoli disponibili, la piattaforma ha registrato nel solo mese di marzo 2021 una crescita del 120% di visite sul sito italiano e una richiesta con un incremento del 300% di prenotazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Questa forte ripresa ci ha spinti a voler capire le esigenze della nostra community, per strutturare un’offerta di viaggio ancora più completa e integrata – afferma Dario Femiani, country manager Italia di Yescapa – Da una prima analisi, emergono diverse conferme: anche nel 2021 il viaggio in camper torna a essere la soluzione migliore per coniugare libertà e sicurezza. Una scelta sempre più ricercata dai 30-40enni per viaggi più frequenti e di breve durata. Tra le esperienze più desiderate: paesaggi naturali e genuinità delle piccole realtà locali, lontane dal turismo di massa. E il veicolo migliore per addentrarsi nell’avventura open air diventa, quindi, il furgone camperizzato che riscuote sempre più interesse anche nelle richieste di informazioni per la camperizzazione fai da te”.
Il 67% degli utenti ha confermato che l’idea di noleggiare un camper era già nata all’inizio del 2020 e tra questi, il 32% ha scelto la modalità di viaggio on the road sulla spinta del contesto di grande incertezza. Una volta che la decisione è presa, il 34% sceglie la sosta en plein air, il 26% le aree di sosta gratuite e solo il 19% i camping. La rivoluzione delle abitudini di viaggio sta obbligando chi desidera partire a ridefinire le proprie necessità e se un 30% non cambierà le proprie abitudini, alla domanda “quale sarà il futuro del turismo?” solo il 5% si proietta verso lidi tropicali, mentre il 60% immagina un turismo più slow, all’insegna della natura, delle realtà locali (35%) e anche della famiglia (22%).
Le preferenze spaziano tra mare (30%), strade da percorrere senza meta (26%), borghi rurali (25%) e montagna (20%), ma il desiderio del 2021 è quello di guidare tra le regioni italiane alla scoperta di Toscana, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna (54%) oppure di spingersi oltre i confini nazionali verso la Francia, il Portogallo e la Spagna (49%). Nell’anno della pandemia, le mura domestiche hanno ospitato forzatamente migliaia di lavoratori obbligati a lavorare da remoto e lo studio di Yescapa ha rivelato che il 67% del campione degli interpellati ha un lavoro che consente lo smart working e che, anzi, questa nuova modalità permetterà di coniugare facilmente lavoro e viaggio (14%).
Nello specifico, alla domanda “Ti piacerebbe lavorare da remoto, godendo dei piaceri della vanlife?” ben il 74% della community di camper sharing ha risposto che vede questa prospettiva come “un sogno”. La possibilità di lavorare da remoto grazie a una semplice connessione internet, libera dalla presenza fisica in ufficio e permette così di aprirsi alla possibilità di vivere e viaggiare a bordo di un van. In tal senso, il trend dei veicoli ricreazionali ha eletto il furgone camperizzato come nuovo sogno d’acquisto (42%) e sono in aumento gli utenti che vogliono acquistare un furgone normale per poi camperizzarlo (8%) in base alle proprie necessità.
Tuttavia, l’acquisto di un camper non è progetto immediato e alla portata di tutti e tra un mezzo nuovo e uno usato, la tendenza emersa dal sondaggio è la propensione all’acquisto di un veicolo usato (87%) entro i prossimi due anni (50%). “Per questo motivo la nostra missione – ha aggiunto Femiani – è rendere sempre più accessibile l’uso del camper. Condividere infatti il proprio camper sulla nostra piattaforma, non solo aiuta a sostenere le spese di manutenzione e i costi di rimessaggio nei periodi di non utilizzo, ma facilita anche il progetto di acquisto, grazie al guadagno derivato dalla condivisione online”.
Fonte www.repubblica.it