Il tempo per la rifondazione del Movimento 5 Stelle è a un passo: Giuseppe Conte lo promette: “I tempi sono maturi” annuncia, assicurando che nei prossimi giorni “sarà fissato un grande evento in cui coinvolgeremo tutti gli iscritti, discuteremo sul nuovo statuto, di una carta di principi e valori per dare una chiara identità politica al Movimento”. Il conto alla rovescia ci sarà anche per la riorganizzazione interna (“Verranno eletti i nuovi vertici” assicura) e, dice, per la soluzione delle diatribe con la piattaforma Rousseau.
Il M5s – avrebbe detto d’altra parte Conte incontrando i capigruppo M5s – va verso una separazione consensuale con Rousseau. L’accordo, avrebbe precisato l’ex premier ai parlamentari, potrebbe arrivare “nelle prossime ore”.
L’uscita dell’ex premier in ben due avvenimenti pubblici intanto è già il segnale che, nonostante il travagliatissimo percorso di passaggio dal vecchio al nuovo, Conte non getterà la spugna: non è poco considerata la preoccupazione, a volte anche irritazione, serpeggiata tra i parlamentari per il continuo rinvio dell’annuncio del suo progetto. Ma c’è una spiegazione: oggi a Cagliari si terrà l’udienza della Corte d’appello che deve decidere sul ricorso presentato dal M5S contro la nomina del “curatore speciale” chiamato dal Tribunale a rappresentare legalmente il Movimento. Il giudice ha stabilito che allo stato dei fatti, neppure il “reggente” Vito Crimi ha la titolarità di capo politico.
Tanto che la Procura potrebbe decidere di intimare al garante Beppe Grillo di indire le elezioni per la nomina dell’organismo di leadership collegiale come hanno richiesto gli iscritti con un voto durante gli Stati generali M5s. La questione di lana caprina è intimamente legata alla soluzione della trattativa con Rousseau: Davide Casaleggio si rifiuta di cedere la lista degli iscritti ai 5 Stelle, perché lo Statuto lo obbliga a consegnarla solo al capo del Movimento. Che ora, appunto, non c’è. Per questo Conte deve traguardare questa data del 30 aprile, sperando che da Cagliari arrivi una decisione in grado di procedere con il suo programma. Senza contare che c’è una frangia del Movimento che avversa il progetto di Conte e spera nell’intervento della Procura per arrivare all’elezione dell’organo dirigente collegiale: per loro per loro sarebbe un modo per entrare nella ‘stanza di comando’ e gestire dall’interno la transizione. I rapporti tra il M5s e Rousseau, sono ormai ai ferri corti. Conte ha di nuovo promesso a breve un ” chiarimento sulla piattaforma digitale” sottolineando di nuovo che “la responsabilità’ politica deve essere distinta dalla gestione tecnica della piattaforma”. Casaleggio reagisce alla messa all’angolo annunciando che aprirà la sua piattaforma e i propri servizi “a tutte quelle formazioni civiche che si apprestano a correre alle elezioni amministrative 2021”. Non solo, permetterà a queste liste, di “utilizzare appositi spazi comunicativi del Blog delle Stelle”. Un blog da sempre considerato il canale di comunicazione ufficiale del Movimento 5 Stelle.
Fonte Ansa.it