(ANSA) – PALERMO, 30 APR – “È una vera e propria chiamata
alle armi, quella delle imprese siciliane. Dove le armi,
nell’epoca della guerra al Covid, sono le fiale di vaccini”. Lo
affermano nove associazioni datoriali (Confindustria Sicilia,
Confcooperative Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confartigianato
Imprese Sicilia, Cna Sicilia, Confesercenti Sicilia, Legacoop
Sicilia, Casartigiani Sicilia e Confapi Sicilia) che hanno
scritto al presidente della Regione, Nello Musumeci, per
chiedere di destinare ai lavoratori e ai loro familiari le circa
400mila dosi di vaccini attualmente disponibili nei magazzini.
“Rilevato che il mondo produttivo siciliano – si legge nella
nota – ha già messo in atto, anche con protocolli di
collaborazione con la sanità privata siciliana, ogni procedura
logistico-organizzativa per poter sopperire in maniera autonoma
e organizzata all’inoculazione dei vaccini ai propri lavoratori
e ai loro familiari e visto che, anche a causa di una certa
diffidenza diffusasi nei confronti del siero AstraZeneca, sono
attualmente disponibili nei magazzini circa 400mila dosi di
vaccini, chiediamo al governatore Musumeci di attivare tutte le
azioni possibili affinché in Sicilia parta la campagna vaccinale
all’interno delle imprese che, da una prima ricognizione, hanno
un parterre di circa un milione di persone, tra dipendenti e
familiari, disponibili a sottoporsi volontariamente alla
vaccinazione”. Operazione, questa, che secondo le associazioni
datoriali, “darebbe una rapidissima accelerazione delle
procedure (in una settimana, infatti, si riuscirebbero a
vaccinare circa 50 mila persone) e assicurerebbe un notevole
risparmio per la Regione siciliana dal momento che le imprese
sosterrebbero i costi delle vaccinazioni”. (ANSA).
Fonte Ansa.it