ROMA – L’ha pensata, l’ha studiata, l’ha costruita e in pista l’ha guidata alla conquista di due record del mondo. L’impresa è stata realizzata da un “ragazzo” di Torino, Gianmaria Aghem, classe 1947 imprenditore e pilota. Difficile capire quale sia stato il successo maggiore: progettare e costruire la Blizz Primatist, una monoposto elettrica di ultima generazione o conquistare venerdì 30 aprile e sabato 1° maggio, sul circuito di alta velocità del Nardò Technical Center, i record mondiali della Categoria VIII Classe 1 fino a 500 Kg (effettivi 499 Kg.) e Classe 2 da 500 Kg a 1.000 Kg? Sicuramente due grandi imprese.
Per Gianmaria Aghem difficile dividere le emozioni del costruttore e del pilota: “Sono davvero soddisfatto. È stato un weekend incredibile ed emozionante. Questi record sono il frutto di un grande lavoro e di un grande team, una meravigliosa avventura iniziata nel 2016. Voglio ringraziare di cuore tutte le persone che hanno creduto in questo progetto. Blizz Primatist non è solo una monoposto elettrica, ma anche un profondo studio nel campo dei veicoli ad emissioni zero, finalizzato a migliorare il rendimento energetico, a consentire una diminuzione dei consumi, ottenendo una maggior autonomia. Il nostro obiettivo era dimostrare che una vettura alimentata da sole batterie può percorrere lunghe distanze e ad una velocità fino a pochi anni fa inimmaginabili. E credo proprio che ci siamo riusciti!”.
Per la realizzazione di questo ambizioso progetto, il pilota moncalierese si è avvalso della collaborazione di Eugenio Pagliano (progettista della Z.E.R), degli specialisti della Carbonteam Srl di Saluzzo e della Podium Engineering Srl di Pont Saint Martin, del supporto del Politecnico di Torino e di professionisti con importanti esperienze nel mondo dell’automotive. Il team di ingegneri e progettisti ha sviluppato un veicolo propulso da un leggero motore asincrono a flusso assiale di ultima generazione, alimentato da batterie agli ioni di litio. Il motore, che ha un peso di 20 Kg, è in grado di erogare una potenza di picco superiore ai 200 CV ed è stato ottimizzato in funzione del weekend al Nardò Technical Center. Il pacco batterie è formato da 2.688 celle agli ioni di litio, preventivamente selezionate e gestite da un algoritmo già collaudato in Formula 1.
L’obiettivo principale della Primatist era dimostrare che una vettura alimentata da sole batterie può percorrere lunghe distanze e ad una velocità fino a pochi anni fa inimmaginabili. Per questo motivo Aghem, ha realizzato con la sua monoposto i record sul circuito Nardò Technical Center.
L’auto è stata progettata con l’obiettivo di ridurre al minimo i pesi e consentirle di rientrare nella classe 1 al di sotto dei 500 kg, batterie comprese. Il robusto telaio in acciaio compone la struttura portante e forma la cella di sicurezza per il pilota. La carrozzeria, studiata nella galleria del vento per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica, ha utilizzato esclusivamente fibra di carbonio ed è il risultato del compromesso tra solidità e leggerezza. Il motore, che ha un peso di 20 Kg, eroga una potenza di picco superiore ai 200 CV.
Fonte www.repubblica.it