La Corte di Appello di Cagliari ha dichiarato inammissibile il ricorso del reggente M5s Vito Crimi contro la nomina di un curatore speciale del Movimento. Il M5s si era opposto alla decisione del tribunale di Cagliari di nominare un rappresentante legale del Movimento avendo ritenuta non più valida la reggenza del capo politico attuale.
“Il collegio ha accolto la nostra eccezione di inammissibilità del reclamo di Crimi, eccezione fondata su una giurisprudenza granitica, come evidenziato nell’ordinanza”. Così gli avvocati che tutelano la consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu, Lorenzo Borrè e Patrizio Rovelli, da cui è partito il caso Crimi. “Ora – incalzano i due avvocati – confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto della illegittimità dell’espulsione di Cara Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal tribunale di Cagliari”.
“Non ha importanza se la decisione della Corte di Appello sul M5s è riferita solo al giudizio in corso a Cagliari: quello che oggi emerge è che il M5s è privo di una legale rappresentanza. Se non fosse così il Movimento non avrebbe avuto bisogno di fare ricorso ma avrebbe potuto dimostrare carte alla mano chi rappresenta il M5s. Questo non è accaduto e per una forza politica è una questione paradossale: è la dimostrazione dell’incertezza e della superficialità in cui versa attualmente il M5s”. Lo dice l’avvocato Daniele Granara, legale di 11 parlamentari M5s che hanno presentato ricorso contro la loro espulsione dal M5s.
“Le espulsioni fatte dai capigruppo di Camera e Senato su indicazione di un ex Capo Politico, sprovvisto di poteri di guida politica sono chiaramente viziate, potrebbero essere annullate ed impegnano la responsabilità personale di coloro che, esercitando un potere non posseduto, le hanno disposte”. E’ quanto afferma l’associazione Rousseau.
Fonte Ansa.it