(ANSA) – TRIESTE, 20 MAG – L’imprenditore ed ex politico
Riccardo Illy e sua moglie Rossana Bettini sono dal mese scorso
tra i venti volontari triestini coinvolti nei test per la fase 2
dello sviluppo del primo vaccino italiano anti-Covid ReiThera.
Lo rende noto il quotidiano Il Piccolo oggi in edicola che lo ha
intervistato.
“Quando ho saputo, dopo averlo letto sul giornale, che il
farmaco sarebbe stato testato a Trieste e che si cercavano
volontari ho subito deciso di farmi avanti e, con altrettanta
convinzione, si è proposta anche Rossana. Non ho avuto dubbi in
virtù della grande stima nei confronti del professor Marco
Confalonieri, pneumologo di fama nazionale e che funge da
referente per la sperimentazione a Cattinara, un’eccellenza
della nostra sanità. Ci siamo proposti ed entrambi, per
caratteristiche ed età, siamo stati ritenuti idonei a far parte
del gruppo sul quale avviare la sperimentazione”, ha dichiarato
nell’intervista.
Riccardo Illy sostiene di essere stato motivato da “spirito
di servizio”, che “credo debba prevalere sempre, soprattutto
quando si affronta un’emergenza globale. I vaccini vanno
sperimentati anche sugli esseri umani ed è giusto che chi può
dare il proprio contributo lo faccia”. Ma c’è anche un’altra
ragione, espressa al Piccolo: “La molla dell’amore per la
scienza che mi ha trasmesso mio padre, che non era solo un
chimico e un imprenditore, ma uno scienziato. Solo credendo
nella scienza potremo uscire da questa pandemia”. E infine “un
po’ di senso patriottico: questo vaccino è la dimostrazione del
livello straordinario dei nostri ricercatori, che sono riusciti
a portare avanti il progetto con finanziamenti di poche decine
di milioni di euro mentre le grandi multinazionali hanno
impiegato miliardi”. Il test non ha causato effetti: “Praticamente nulli: io ho solo avuto un leggero mal di testa la
prima e la seconda sera dopo l’inoculazione” e nemmeno la
moglie. L’imprenditore ha reso noto di star testando su se
stesso “una cura alternativa alla vitrectomia basata sull’uso di
tre tipi di gocce oculari, ideata da una ricercatrice di
Chicago. Sono uno dei 19 volontari a livello mondiale: pare
funzioni”. (ANSA).
Fonte Ansa.it