In Irlanda un gruppo di hacker che aveva ‘preso in ostaggio’ i dati del servizio sanitario nazionale chiedendo 20 milioni di dollari per la restituzione si è ‘pentito’, fornendo gratuitamente la password per sbloccarli. Lo riporta la Bbc, secondo cui però i cybercriminali, riuniti sotto la sigla “The Conti ransomware group”, minacciano comunque di rendere pubblici dati sensibili se non riceveranno la somma.
Il gruppo ha pubblicato sul suo sito nel darknet un messaggio per l’Health Service Executive (Hse), che gestisce il sistema sanitario irlandese, specificando che “abbiamo fornito gratis la chiave per la decifrazione dei dati. Ma dovete capire che noi venderemo o pubblicheremo molti dati privati se non vi connettete con noi per risolvere la situazione”.
Secondo il ministro della Salute irlandese Sthephen Donnelly non è chiaro il motivo del gesto ‘magnanimo’. “Non abbiamo pagato nessun riscatto direttamente, indirettamente, attraverso terze parti o in qualsiasi altro modo, e mai lo faremo – ha affermato alla tv irlandese Rte -. Siamo rimasti sorpresi. Il nostro team tecnico sta testando la chiave, e il responso iniziale è positivo”.
L’attacco, ha spiegato il ministro, ha portato a diversi disagi per i pazienti, con ad esempio la cancellazione dell’80% delle colonscopie e del 50% delle procedure di radioterapia. Il gruppo di hacker era stato già oggetto di un ‘warning’ dell’Fbi, secondo cui solo negli Usa sono stati eseguiti 16 attacchi contro strutture sanitarie, mentre nel mondo sono state colpite 400 organizzazioni sempre utilizzando la tecnica del ‘ransomware’, in cui si blocca l’accesso ai dati da parte dei proprietari, che durante la pandemia ha visto una escalation in tutto il mondo.
Fonte Ansa.it