I bambini ‘distanti ma uniti’ della foto-simbolo scattata davanti ai cancelli sbarrati della loro scuola in piena pandemia un anno dopo portano ancora la mascherina. Per la foto-ricordo di quest’anno, però, sono all’interno del cortile e la mascherina non è più un oggetto estraneo, ma un accessorio indispensabile per seguire le lezioni: come il quaderno, come la penna.
Gli alunni della V B della Cesare Battisti, nel cuore di Garbatella, a Roma, hanno fatto, come tutti, lo slalom tra le quarantene e vissuto la paura di una nuova chiusura prolungata della scuola. Ciononostante hanno portato a termine l’ultimo anno della scuola primaria e per festeggiare la fine di un percorso così accidentato hanno voluto che la fotografia di classe di fine anno fosse scattata durante la realizzazione del cortometraggio che stanno ultimando e che, al posto della tradizionale recita, sarà il loro dono alle famiglie. Dalla ‘Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare’ di Luis Sepúlveda traggono lo spunto per parlare di accoglienza e di come le condizioni circostanti facciano cambiar luce alla vita e all’anima e della capacità di imparare a volare anche nelle condizioni avverse.
Anche quest’anno dietro all’obiettivo c’è Giulio d’Adamo: fotografo del World Food Programme e papà di una delle allieve.
Il compito: fissare in una immagine tutto il lavoro svolto dai bambini. Ciascuno con le proprie aspirazioni e le proprie paure, tutti con la consapevolezza che le cose possono cambiare all’improvviso. E tutti con la mascherina che diventa abito di scena: arancione con becco quella dei gabbiani, con i baffi quella dei gatti, nera quella dei topi.
“La vera novità – spiega d’Adamo – è che i cancelli della scuola stavolta non sono chiusi, e non era scontato. Lo scatto è stato realizzato sull’austera scalinata d’ingresso, alle spalle il portone è aperto. Ma senza il ricordo della foto dello scorso anno, con i cancelli sprangati a fare da sfondo, sarebbe ‘soltanto’ una foto di fine anno. Nell’immagine di oggi c’è l’orgoglio di un percorso a ostacoli che insegnanti e alunni, insieme, hanno portato a termine nel miglior modo possibile”. Come quello della gabbianella che imparò a volare.
Fonte Ansa.it