(ANSA) – BOLOGNA, 29 MAG – Patrick Zaki, lo studente
dell’Università di Bologna detenuto da oltre un anno in Egitto,
ha scritto una lettera alla senatrice Liliana Segre, per
ringraziarla per il suo amore e sostegno. Tuttavia ha preferito
non consegnarla alla madre e alla fidanzata che oggi hanno
potuto fargli visita in carcere: ha infatti deciso di tenerla
con sé per consegnargliela a mano quando tornerà in Italia.
Durante la visita in carcere, a quanto riferisce la rete
degli attivisti che si batte per la sua liberazione, ha dato
alle due donne dei succhi di frutta per idratarsi perché conosce
i problemi delle visite quando c’è un clima così caldo. Ha
consegnato alla madre e alla fidanzata anche due regali fatti a
mano con il sapone, una chiesa per sua madre, il nome inciso per
la fidanzata.
Zaki è stato informato della data della prossima udienza, in
programma lunedì, ma non ha mostrato alcun interesse, convinto
che non lo faranno uscire. “Tuttavia – dicono gli attivisti – è
ancora forte e resiliente, è positivo e pensa che tornerà ai
suoi studi presto. Manda il suo amore, la sua gratitudine e il
suo apprezzamento ad amici, insegnanti e alla sua università per
il loro continuo sostegno”. (ANSA).
Fonte Ansa.it