Per un viaggio Covid-free non c’è soluzione migliore di una vacanza in barca. Diventata una tendenza per l’estate alle porte, un break a bordo di vela, catamarano o barca a motore consente di poter tornare a viaggiare in tutta sicurezza. Le destinazioni aperte al turismo sono diverse, la gente che si muove è decisamente di meno e godersi alcuni luoghi che hanno aperto i propri confini ai vacanzieri torna ad essere un vero piacere… soprattutto dal mare. Sentirsi dire di nuovo “buon viaggio!” può tornare a diventare realtà e con Click&Boat la certezza di vivere un’esperienza in totale sicurezza è garantita grazie a regole e protocolli che non ostacolano riposo e svago.
Senza correre alcun rischio, il mare torna quindi a spalancare infinite opportunità di avventura ma… gli italiani sono pronti? I viaggiatori che abbracciano per la prima volta l’idea di una vacanza in barca a vela difficilmente masticano alcune espressioni tecniche che farebbe comodo conoscere una volta in mare aperto. Anche se si è deciso di ingaggiare uno skipper infatti bisogna sempre essere pronti a mettersi in gioco, senza confondere un’espressione tecnica con un insulto. Il lessico dei velisti è come una lingua straniera da imparare: all’inizio sembra pensato apposta per complicare cose semplici, ma se ci si mette nell’ottica di mollare gli ormeggi e superare i confini lessicali conosciuti, si sconfina in un nuovo territorio, fatto d’acqua, dove azioni e abitudini hanno suoni nuovi e, talvolta, bizzarri. Ecco qui un breve glossario che include espressioni buffe ma utili, stilato da Click&Boat per i neofiti. Modi di dire e termini inusuali da utilizzare subito, prenotando una vacanza con Click&Boat per la prossima stagione estiva.
Cazzare la randa
Nessuna risata è concessa! Cazzare sta per “tirare” in riferimento, per esempio, a una scotta per manovrare una vela. Così può accadere che il capitano ordini di “cazzare la randa” senza per questo voler offendere o invitare a fornire una dimostrazione della virilità dei passeggeri. In questo caso infatti chiederà di issare la vela centrale. Il suo opposto? Lascare, senza la “i”.
Tirare dentro la mutanda
Ha tutto il suono di un film fantozziano ma “tirare dentro la mutanda” si utilizza quando il fiocco (vela che sta a prua) rimane bloccato sulla battagliola (ringhiera) e serve che qualcuno vada a spostarlo manualmente. Nessun problema con il costume quindi… tutto sotto controllo!
Fare una strambata
Nessun comportamento inusuale all’orizzonte, la pace continua a regnare a bordo ma, nel momento in cui si sente questa frase, entrata ormai anche nel lessico comune, è bene prepararsi ad un cambio di andatura; se fatta volontariamente sarà tutto sotto controllo, altrimenti… è arrivato il momento del giubbotto salvagente!
Regolare il paterazzo
Con questa espressione il capitano non raccomanda ai naviganti di rifare il letto ma di sistemare la cima che collega la testa d’albero con la poppa. Nulla che interessi i neofiti al primo imbarco… potrebbe essere troppo rischioso!
Legarsi al corpo morto
Degno di un film di Dario Argento, legarsi al corpo morto non prevede il coinvolgimento di nessun cadavere. Questa è una tipica espressione che viene pronunciata in fase di ancoraggio; si tratta infatti di un oggetto pesante (spesso blocchi di cemento) utilizzato come ancoraggio sul fondo.
Ora che il lessico più tecnico è entrato anche nelle orecchie dei più scettici, l’Airbnb del mare garantisce esperienze uniche, da cogliere al volo. Vacanze in cui assaporare la libertà in armonia con gli elementi naturali e da vivere in totale sicurezza, grazie alle procedure standardizzate che tutelano la salute dei viaggiatori. L’azienda di riferimento del noleggio barche si propone come il perfetto compagno di viaggio per un’estate che è ancora tutta da scrivere; Click&Boat rende, infatti, alla portata di tutti la possibilità di vivere momenti emozionanti in barca grazie ad un team professionale e ad un elevatissimo numero di imbarcazioni che aspettano solo curiosi avventurosi per salpare alla scoperta dei mari.