(ANSA) – ROMA, 09 GIU – Un farmaco usato per il trattamento
di alcune forme di tumore al rene, il cabozantinib, allunga la
vita di chi soffre di una particolare forma aggressiva di tumore
alla tiroide. E’ quanto emerge nel corso di una sessione
dell’Asco 2021, il congresso dell’American Society of Clinical
Oncology, grazie a uno studio in fase di pubblicazione su Lancet
Oncology.
Il lavoro è stato realizzato sui casi di carcninoma
differenziato alla tiroide refrattario alle cure di radioiodio,
che si usa quando i pazienti presentano rischio elevato di
recidiva di malattia, asportazione incompleta del tumore o
metastasi.
Cabozantinib ha dimostrato una riduzione significativa del
rischio di progressione di malattia o di morte del 78% rispetto
al placebo.
Howard Mayer, Executive Vice President e Head of Research and
Development di Ipsen, società che sviluppa il farmaco, spiega
che: “i risultati dello studio erano molto attesi, tenuto conto
che l’attuale sopravvivenza delle persone affette da questa
forma non comune di carcinoma della tiroide differenziato è di
3-5 anni dalla diagnosi delle lesioni metastatiche”.
I risultati del lavoro sono serviti come base per la
richiesta alla Food and Drug Administration (Fda) statunitense
di ampliamento dell’indicazione di cabozantinib anche a questa
forma di cancro. Nel 2020 sono stati diagnosticati più di
580.000 nuovi casi di carcinoma tiroideo a livello mondiale: la
sua incidenza è tre volte maggiore nelle donne rispetto agli
uomini. (ANSA).
Fonte Ansa.it