Analisi catastrofica dello “spezzettamento interno” dell’Unione europea. Secondo l’ex-presidente del Consiglio, che si spese molto per il cambio lira/euro, non proprio azzeccato, la causa di tutto è “l’imprevedibilità”.
Una società sempre più imprevedibile dove le antiche certezze sono crollate, caratterizzata ad esempio da una divisione profonda tra Europa e Stati Uniti e da uno “spezzettamento” interno della stessa Unione europea come testimoniato dall’ultimo Consiglio europeo dove “nessuno è andato d’accordo con nessuno”: questa la ‘fotografia’ degli ultimi cambiamenti nella politica internazionale emersa dal saluto di Romano Prodi ai 500 giovani che hanno concluso i master della Bologna Business School. “Il problema – ha detto Prodi – è l’imprevedibilità. Per 70 anni abbiamo vissuto tra paure, periodi di crisi o di espansione ma sempre con alcune certezze di alleanze e obiettivi”. Ora, invece, siamo di fronte a “un’ Europa sempre più divisa internamente” e a “una divisione profonda tra gli Stati Uniti e l’Europa stessa”. Ad esempio nell’ultimo vertice Ue “lo spezzettamento è andato contro ogni previsione. Addirittura – ha osservato Prodi – ci sono state con alleanze tra partiti con obiettivi del tutto opposti” come “l’alleanza tra il partito della Lega e gli ungheresi” in tema di immigrazione. Questo “fa parte del discorso sull’imprevedibilità”. Secondo l’analisi del Professore “l’Europa fino ad ora era stata trascinata da un organo sovranazionale incarnato dalla Commissione europea ora invece – ha sottolineato – è passata ad un’assemblea di Stati nazionali personificata dal Consiglio europeo. Se l’Europa è in mano a un Consiglio di nazioni è chiaro – ha concluso Prodi – che quelle più forti comandano”.
Fonte: AGI