(ANSA) – AOSTA, 14 GIU – In Valle d’Aosta la situazione
sanitaria è “complessa e critica: anni di politiche scriteriate,
fatte di tagli e sacrifici, hanno determinato l’indebolimento
della nostra sanità pubblica”. Lo sostengono i sindacati
Anaao-Assomed, AAROI-Emac, Anpo, Cimo, Fesmed, Fp-Cgil Medici,
Fp-Cisl Medici, Fvm, Snr-Fassid, Uil-Fpl Medici.
“In particolare, in Valle d’Aosta, dal 2012 e sino a quasi tutto
il 2020 – si legge in una nota – si è assistito allo
smantellamento della sanità regionale, soprattutto ospedaliera,
da parte dei governi regionali che, colpevolmente, hanno
legiferato
per la riduzione dei posti letto e dei reparti, hanno
tergiversato nella costruzione di un ospedale nuovo e hanno
influenzato scelte e decisioni ‘afinalistiche’ da parte della
direzione aziendale. La dipartita, per alcuni improvvida e per
altri liberatoria, del direttore generale aziendale confermato
solo da pochi mesi non richiede commenti aggiuntivi. È evidente
che quanto scelleratamente costruito in questi
ultimi anni dalle maggioranze governative regionali di turno e
dalle direzioni strategiche, ha favorito e continua a favorire
la perdita di attrattività del personale medico verso il nostro
ospedale e la continua pressione della sanità privata sui medici
ospedalieri, con conseguente imponente e continua emorragia di
questi ultimi dal nostro sistema pubblico”. (ANSA).
Fonte Ansa.it