TORINO – Quel futuro che da bambini immaginavamo avanti a noi almeno un paio di secoli, fatto di robot che portano il caffè a letto e taxi volanti che sfrecciano fra i palazzi, in realtà è molto più vicino. Anzi ha già un nome, ANN2, ed è il primo velivolo a propulsione elettrica ibrida con turbina e batterie in grado di decollare e di atterrare verticalmente per trasportare passeggeri su tratte interurbane di qualche centinaio di chilometri, alla velocità di 300 orari. Sviluppato dall’azienda italiana Manta Aircraft, l’ANN2 affronterà a breve il suo percorso di certificazione grazie all’accordo con SkyGate, l’acceleratore dedicato all’Advanced Air Mobility (AAM), il cui compito è quello di facilitare tutti quei progetti appartenenti al segmento della nuova aviazione generale. Il programma di sperimentazione avverrà invece all’aeroporto Torino Aeritalia, programma grazie al quale il velivolo potrà ottenere i requisiti dell’European union Aviation Safety Agency (EASA) e volare liberamente negli spazi aerei urbani e commerciali.
A collaudare il nuovo ANN2, un pilota d’eccezione: Maurizio Cheli, la cui esperienza va dalla missione orbitale con lo Space Shuttle Columbia nel 1986 fino alle prove di aerei militari come il Project Pilot Eurofighter. A lui fu affidato nel 2009 il collaudo di uno dei primi velivoli elettrici al mondo, lo SkySpark, con il quale registrò un record del mondo di velocità anticipando letteralmente di oltre dieci anni l’avvento delle tecnologie che oggi rendono possibile l’Advanced Air Mobility (AAM).
“L’industria aeronautica italiana ha la grande opportunità di giocare un ruolo di punta nel nascente settore dell’AAM, capitalizzando decenni di esperienza e progetti di eccellenza aeronautici e integrando innovativi concetti derivanti anche dall’industria automobilistica, di cui Torino è la capitale italiana”, spiega Lucas Marchesini, Amministratore Delegato di Manta Aircraft. “ANN2 sarà un esempio dell’inventiva e capacità italiana di creare sinergie tra aziende di lunga esperienza, facendo così nascere l’ecosistema AAM italiano”. Il mercato della Advanced Air Mobility potrebbe raggiungere 241miliardi di euro entro il 2035. Più della metà saranno generati dal segmento trasporto passeggeri, mentre i restanti deriveranno dal trasporto merci e dai segmenti della gestione delle emergenze e della sorveglianza. (f.p.)
Fonte www.repubblica.it