Caldo, sì, ma occhio alle sorprese. Non dobbiamo minimamente sottovalutare alcuni elementi meteo climatici delle prossime settimane, in primi il gran caldo africano.
Quando si ha a che fare con l’aria rovente sahariana il surplus termico, conseguentemente il surplus energetico, è la colonna portante dell’estremizzazione meteo. Al primo sbuffo d’aria fresca può succedere il finimondo: temporali, grandinate, trombe d’aria, colpi di vento, nubifragi.
Fenomeni atmosferici che possono causare enormi disagi, talvolta persino danni. Giusto parlarne e mettere le mani avanti perché nei prossimi giorni avremo un assaggio di tutto ciò. Spifferi d’aria fresca atlantica raggiungeranno le regioni del Nord determinando una crisi temporalesca importante. Possibile un parziale coinvolgimento delle regioni centrali, specie delle zone interne.
Diciamo che le alte temperature degli ultimi giorni non aiutano. L’aria fresca, tra l’altro carica di umidità, non farà altro che incentivare fenomeni potenzialmente violenti, soprattutto a carattere temporalesco. Rilievi, pianure, aree costiere. Insomma, si dovrà prestare non poca attenzione a ciò che accadrà a partire da domenica e nelle primissime fasi della prossima settimana.
Poi potrebbe esserci una replica, sempre al Nord, nell’ultima settimana di giugno ma in questo caso abbiamo necessità di conferme. La speranza è che non accada nulla di trascendentale e che il caldo possa tirare un po’ il freno a mano. Se così non fosse dovremo farci trovare pronti, anche ai fenomeni atmosferici violenti.