Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Dopo l’intervento del presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, il Presidente Mattarella ha rivolto un indirizzo di saluto. Era presente all’incontro il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza fa parte di un più ampio progetto europeo volto a governare la transizione verso un’economia verde e digitale senza trascurarne le ricadute a livello sociale. Questa grande sfida, comune all’intera Europa, riguarda in modo particolare e assolutamente decisivo l’Italia. Ci si presenta l’opportunità di superare nodi strutturali che, da anni, limitano le nostre potenzialità di crescita e indeboliscono la coesione sociale”, ha detto il presidente Mattarella incontrando la delegazione.
Per affrontare la “grande sfida” del Pnrr “è indispensabile un clima di collaborazione e di responsabilità istituzionale e che le Regioni continuino a fornire il loro imprescindibile contributo in una logica di sistema, a tutela dell’interesse nazionale. Tra breve dovrà essere avviata la fase di concreta, veloce, attuazione degli interventi. È un impegno destinato a non esaurirsi a breve, ma per il quale occorre il massimo della continuità nella realizzazione. Governo, Parlamento, Regioni, Comuni, Province, sono chiamati a fare ciascuno la propria parte”, chiede Mattarella parlando dal Quirinale. “Siamo al primo atto. Nei primi interventi legislativi di attuazione del Pnrr si è registrato il coinvolgimento delle Regioni e questo elemento rappresenta un criterio efficace anche per le scelte future”. “Se prevarranno – come sono certo – uno spirito e un senso di responsabilità repubblicani riusciremo nell’impresa di dar vita a un Paese più forte, in grado di contribuire positivamente, da protagonista, al futuro dell’Unione Europea”, ha aggiunto il capo dello Stato.
“Sul Next Generation si gioca il futuro dell’Unione Europea. Se avremo successo, e, naturalmente, se questo si verificherà anche negli altri Paesi, è prevedibile che la modifica del Patto di stabilità assumerà un orientamento più favorevole alla crescita, così avviata, e risulterà più agevole individuare meccanismi stabili di condivisione delle politiche di investimento attraverso l’emissione di titoli europei”, ha detto ancora il capo dello Stato incontrando la delegazione della Conferenza delle regioni al Quirinale.
“La pandemia non è stata ancora definitivamente sconfitta, e l’impegno dovrà comunque proseguire anche per accompagnare la ripresa dell’economia e l’azione riformatrice avviate nell’ambito dell’Unione Europea”, ha spiegato Mattarella.
“I successi nell’azione di contrasto al virus sono il frutto di una leale collaborazione che ha coinvolto tutti gli attori istituzionali nella valorizzazione dei rispettivi ruoli”, ha aggiunto Mattarella. “Il pluralismo istituzionale, le autonomie territoriali e quelle sociali – autonomie che riflettono, rispettandola, la preziosa articolazione del nostro Paese – si sono confermati – ha aggiunto Mattarella – valori fondanti della Repubblica, in grado di assicurarle forza ed efficacia, insieme al consenso dei cittadini”.
“Sia sul piano politico che su quello mediatico ogni differenziazione (tra le Regioni, ndr) è vista spesso con diffidenza, talvolta con ostilità, tanto da giustificare una nostalgia centralista che, evidentemente, si fonda su una memoria corta rispetto alle conseguenze che proprio l’approccio centralista ha causato al progresso civile ed economico dei territori”. Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al Quirinale nel 40/esimo anniversario della nascita dell’organismo. “Credo che ci sia un equivoco di fondo che va ormai superato: l’idea vetusta che l’interesse nazionale corrisponda alla competenza statale”, ha aggiunto.
“Con il presidente Mattarella è andata bene come sempre, sono stati toccati i temi importanti che ci interessano, anche quelli dell’autonomia differenziata e dell’articolo 116. Per quanto riguarda il Veneto, vi dico che noi sul fronte dell’autonomia continuiamo ad andare avanti, e la richiesta di autonomia resta forte come prima”, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo l’incontro.
Fonte Ansa.it