ROMA – Fino a domenica la Fiat 500 sarà al centro del mondo. La 38ma edizione del Meeting Internazionale dedicato alla city car del Lingotto, causa Covid, ha dovuto lasciare il posto a qualcosa di nuovo, ovvero al primo Fiat 500 World Wide Meeting. Un evento planetario che coinvolgerà appassionati dall’Italia al Giappone, dalla Finlandia al Sudafrica con oltre 100 eventi in streaming sul sito www.500clubitalia.it e sulla omonima pagina ufficiale facebook.
Per quella che è la più grande festa mai pensata per celebrare un’automobile sono stati coinvolti oltre 3000 equipaggi da 22 Nazioni. In Giappone l’evento si terrà presso il Museo della 500 di Nagoya. In Olanda, dove sono previsti tre raduni, circa 100 auto si incontreranno presso il Palazzo del Governo all’Aia. In Svizzera il raduno sarà al Passo del Gottardo e permetterà ai ticinesi di incontrare i colleghi dei cantoni tedeschi e del Liechtenstein. Anche l’ Uruguay sarà presente, con le Fiat 500 giardiniere dell’ex servizio postale statale.
Dall’altra parte del mondo, non mancheranno i cinquecentisti dell’Italian Made Social Motoring Club di Sydney, Australia, ed anche in Sudafrica i fan della storica 500 sono in fermento per preparare la loro presenza. I “cinquecentisti” esteri hanno sempre partecipato con una forte presenza al Meeting Garlenda, come dimostrato dal record del 2007, ma anche nel 2017 con le celebrazioni del 60mo compleanno della 500. Da tempo è stata istituita anche la nazione d’onore, che varia ogni anno: con il World Wide Meeting tutte le nazioni saranno quindi protagoniste. In campo anche manifestazioni delle delegazioni delle 20 regioni italiane che assommano 21mila soci. In particolare la città natale della 500, Torino, ha organizzato un evento al museo Mauto.
“Si tratta dell’auto che ha accompagnato il nostro Paese nel periodo del boom economico, entrando nella vita delle famiglie e cambiandone le abitudini nel senso della modernizzazione”, spiega il presidente del Fiat 500 Club Italia, Stelio Yannoulis. “E’ stata l’auto dell’indipendenza, della conquista e della scoperta, quella che ha accorciato le distanze e che ha permesso a molti di realizzare i propri sogni”.
Fonte www.repubblica.it