MILANO – Dopo il test in Belgio, Stellantis sceglie SelliWay per la vendita della auto usate esclusivamente on-line. Un’interfaccia integrato nella soluzione bee2link per i veicoli di seconda mano che consente di eliminare qualsiasi contatto in presenza: soluzione che permettere di seguire l’intero processo solo online, dalla permuta al pagamento elettronico, fino alla consegna del mezzo. E il modello, sperimentato in Belgio da dicembre 2020 ad aprile 2021. Nel corso della prova, il 10% delle vendite totali sono state effettuate tramite SelliWay senza richiedere la presenza fisica del cliente
Charles Clausse, Stellantis Uv director Owned Retail, sottolinea che “l’adozione di SelliWay rappresenta un passo importante nella nostra strategia di sviluppo dell’e-commerce nel settore dei veicoli usati. In aggiunta al tradizionale processo di compravendita tramite i concessionari, che continuerà a mantenere la propria attrattiva, questa nuova soluzione dimostra la volontà di offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto online semplice e completa, oltre che interattiva e facile da usare”. A partire dal primo contatto via web con l’agente di vendita, il cliente è guidato passo dopo passo attraverso i momenti fondamentali del processo di acquisto: dalla perizia e valutazione in caso di permuta, alla presentazione in tempo reale del veicolo usato nello stock nazionale Spoticar che corrisponde alla scelta dell’acquirente. Fino ad arrivare alle fasi di visualizzazione della vettura desiderata, offerta online e pagamento sicuro. Al termine, il cliente è libero di scegliere se richiedere o meno assistenza nel percorso di vendita online. Elementi come video, live chat e firma elettronica entrano a far parte del percorso e rendono inoltre l’intero processo di acquisto più semplice e pratico.
La nuova soluzione di e-commerce per le auto di seconda mano verrà introdotta in tutte le controllate europee del gruppo Stellantis Owned Retail. Nel 2021 il sistema sarà lanciato a pieno regime in Belgio, Spagna, Francia, Italia e Portogallo. Nel 2022 sarà la volta di Germania, Austria e Polonia.
Fonte www.repubblica.it