Slitta al 10 agosto il termine dello stato di emergenza sanitaria da Covid-10, in Marocco. Lo ha deciso il consiglio dei ministri in una riunione d’urgenza tenuta nelle scorse ore a Rabat.
È dal 21 dicembre scorso che il governo marocchino estende di mese in mese la misura straordinaria, in vigore senza soluzione di continuità da marzo 2019, per controllare la propagazione del virus. Il 20 maggio, con la riduzione dell’orario del coprifuoco notturno a partire dalle 23 invece che dalle 20, in molti avevano cominciato a sperare in un ritorno alla quasi normalità.
Le frontiere sono state aperte, non per i turisti ma per i marocchini residenti all’estero che si sono riavvicinati alle famiglie di origine e i casi di contagio sono aumentati, dal 7 luglio sono almeno un migliaio al giorno. Anche per questo nelle ultime 24 ore è stato ripristinato l’obbligo di autorizzazione per gli spostamenti tra le città e sono stati rinforzati i posti di blocco all’ingresso dei grandi centri urbani. Il timore è che in vista della Festa del Sacrificio, prevista per il 21 luglio, possa esserci un ulteriore aumento dei contagi. La campagna di vaccinazione è serrata ed è stata estesa alla fascia dei cittadini tra i 9 e i 35 anni. In totale, oltre 9 milioni di marocchini residenti hanno ricevuto la prima dose e oltre 10 milioni la doppia iniezione. Al momento i casi di Covid-19 superano i 7 mila, con circa 300 ricoverati.
Casablanca è la città con il maggior numero di malati e un record di 555 contagi nelle ultime 24 ore.
Fonte Ansa.it