Italia al sesto posto per la ricerca scientifica spaziale. La riduzione dei costi di lancio e i dati dei satelliti possono oggi supportare le innovazioni del settore. A Monopoli (Bari) si costruiranno i razzi per portare i turisti nello spazio
L’Agenzia Spaziale Italiana sarà partner di un nuovo fondo di venture capital dedicato alle imprese che in Italia operano nel settore delle tecnologie dello spazio. Il fondo è stato creato da Primomiglio sgr e entro il 2018 cercherà di raccogliere 80 milioni di euro per cominciare una serie di investimenti in startup, spinoff e piccole e medie imprese attivi in questo settore nei primi mesi del prossimo anno. Un settore già piuttosto florido all’estero, con l’industria spaziale che nel 2017 ha toccato i 327 miliardi di investimenti, in cui l’Italia vuole cominciare a fare la sua parte per supportare le imprese innovative del settore, che ovunque stanno trovando nuove opportunità di business grazie alla drastica riduzione dei costi di lancio e alla grande disponibilità di dati prodotti da diverse costellazioni di satelliti.
“Il settore commerciale sta sviluppandosi in modo molto rapido e con esso gli investimenti – ha dichiarato Gianluca Dettori, Presidente di Primomiglio SGR -, per questo siamo molto fieri della partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana, che ci consentirà di avere un punto di accesso privilegiato rispetto a queste tecnologie”. Il ruolo dell’ASI, fa sapere la società, sarà di corner investor di ogni investimento, ovvero parteciperà in ogni operazione con una quota variabile ma rilevante. La previsione è che nei prossimi 30 anni si raggiungeranno i 2.700 miliardi investiti in nuove aziende e tecnologie dello spazio. Un’industria spinta anche dalle iniziative degli ultimi anni nate da aziende private come Space-X di Elon Musk, la Blue Origin di Jeff Bezos, e la Virgin Galactic di Richard Branson, che qualche settimana fa era in Italia per stringere una partnership commerciale con la Sitael di Vito Pertosa che da Monopoli, Bari, costruirà i razzi che porteranno i suoi turisti nello spazio.
“Siamo molto felici della partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana, che ci consentirà di avere un punto di accesso privilegiato rispetto a queste tecnologie.” “L’Agenzia Spaziale Italiana crede molto nel venture capital per sviluppare la space economy”, ha detto il Presidente dell’ASI, Roberto Battiston. “Al nostro sistema, che da sempre detiene eccellenze scientifiche, tecnologiche e industriali, mancava la quarta ed importante gamba dei nuovi strumenti finanziari, che insieme al modello delle partnership pubblico private, sono il futuro della new space economy”. “Ogni giorno interagiamo 36 volte con dati di derivazione spaziale – ha dichiarato Matteo Cascinari, key man dell’iniziativa – e l’Italia in questo settore è da sempre un’eccellenza essendo il sesto al mondo nella produzione di ricerca scientifica in ambito spaziale, il terzo contributore in Europa al budget e alle missioni dell’European Space Agency e uno dei pochi paesi ad avere la filiera industriale completa. E’ un mercato la cui crescita nei prossimi anni sarà esplosiva offrendo agli investitori un opportunità di diversificazione ed al mondo delle start up Italiane ed Europee una fonte sviluppo del sistema”.
Fonte: AGI