ROMA – Viaggia a pieni ritmi (e rigorosamente a zero emissioni) la crociata elettrica che il marchio Mini sta realizzando sulla propria gamma, con l’obiettivo di diventare fra meno di 10 anni una casa automobilistica che produce solo vetture alla spina. Lo testimoniano i numeri di questo primo semestre del 2021: su un totale di 157.799 modelli venduti nel mondo da gennaio a giugno, 23.777 sono elettrificati. Il che significa un confortante 15 per cento.
La principale protagonista di questo risultato è stata la Mini Cooper SE completamente elettrica, che ha chiuso il semestre con 13.454 unità. Il merito va dato aIla sua proverbiale agilità di guida e al motore elettrico da 135 kW/184 Cv, in grado di offrire una autonomia da 203 a 234 chilometri secondo il ciclo di prova WLTP.
Al secondo posto la ibrida plug-in Cooper SE Countryman ALL4, che a fine giugno ha raggiunto quota 10.323 unità. Il suo motore a combustione interna unito al motore elettrico genera una potenza di 162 kW/220 Cv, garantendo un’autonomia elettrica di 59 chilometri sempre secondo il ciclo WLTP.
Il successo ottenuto da questi due modelli a livello mondiale, ha avuto lo stesso riscontro anche qui in Italia, dove entrambi hanno collezionato più di 1550 unità vendute, ovvero circa il 15 per cento del totale.
“Mini è sempre stata sinonimo di soluzioni intelligenti e di efficienza ed è quindi perfettamente adatta anche alla mobilità elettrica” ha dichiarato Bernd Körber, Head of Mini. “Il divertimento nella guida urbana e la mobilità priva di emissioni sono semplicemente un connubio ideale”.
Fonte www.repubblica.it