Il Teatro Marconi di Roma si appresta ad ospitare “Rita, un genio con lo zucchero filato in testa” di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino, uno spettacolo prodotto da Uao Spettacoli su Rita Levi Montalcini, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986. L’appuntamento è previsto per domenica 25 luglio alle ore 21.
“Sono molto felice di portare a Roma questo spettacolo che ha debuttato a gennaio 2020, quindi prima che tutto iniziasse: riprenderlo in mano, affrontare gli argomenti che tratta, con la speranza che infonde negli animi, e con una serie di chiavi di lettura che fornisce per quelle che sono le umane vicende, mi ha emozionato tantissimo e mi auguro di trasferire queste emozioni agli spettatori, e soprattutto ai ragazzi; spero, infatti, ci sia un pubblico anche di giovani perché sono convinta possa essere uno stimolo per loro, ma anche per le donne, o per tutti coloro che in questo momento hanno un accesso difficile al mondo del lavoro e al mondo della cultura. – spiega
Valentina Olla. – E’ uno spettacolo al quale tengo tantissimo e spero di rendere onore ad un personaggio che ci dà una serie di spunti su quello che significa essere una grande persona”.
Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, sta scrivendo, appunto, uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente: nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata; la scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.
La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po’ per volta ad intrecciarsi con quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte.
L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata, attraversano 100 anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche. Ed è proprio da questo incontro di fantasia, che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.
Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.
La direzione musicale dello spettacolo è affidata al Maestro Claudio Junior Belli, la consulenza musicale a Stefano Volpes. Le scene ed i costumi sono di Graziella Pera. Il disegno luci è di Marco Laudando, mentre l’aiuto regia è affidata a Simone Fabiani. Le coreografie sono di Valentina Varone, la fonica di Marco De Angelis.
Progettazione video di MDesign.