Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inviato al ministro della Salute Grillo una lettera in cui vengono spiegati nel dettaglio i motivi per cui i punti nascita di Piove di Sacco e Valdagno non vanno chiusi
Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha incontrato, in mattinata a Roma, il Ministro della Salute Giulia Grillo, con la quale ha approfondito il tema del recente parere ministeriale sulla chiusura dei punti nascita veneti di Valdagno, Piove di Sacco e Adria.
In precedenza, Zaia aveva inviato al Ministro una dettagliata lettera, nella quale descrive la situazione delle strutture interessate e le rispettive peculiarità territoriali e sottolinea che “appare evidente la necessità di garantire la specificità di questi territori, per i quali risulterebbe penalizzante l’assenza di un servizio essenziale di assistenza come il punto nascita”.
Zaia illustra nella lettera anche le scelte organizzative e programmatorie della Regione, “che hanno consentito di garantire elevati livelli di sicurezza per i punti nascita di classe seconda, alla quale appartengono le strutture in questione”, e illustra punto per punto il modello assistenziale della rete del percorso nascita attiva in Veneto.
“Considerata questa articolazione – conclude la lettera di Zaia alla Grillo – nonché gli standard di sicurezza garantiti anche per i punti nascita con meno di 500 parti, in condizioni orografiche difficili, si chiede che venga mantenuta l’apertura dei punti nascita di Adria, Piove di Sacco e Valdagno, con revisione del parere del Comitato Nazionale Punti Nascita”.