Era atteso da tempo ed è finalmente arrivato, con in più la notizia che l’11 agosto sarà presentato al “Lucania International Film Festival” alla presenza dell’autore, rappresentando l’Accademia del Cinema Ares che, con quest’opera, inaugurata la sua linea editoriale dedicata allo spettacolo.
S’intitola “Viaggio al termine del Novecento: Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick“, il libro di Ludovico Cantisani che sarà disponibile dal 16 luglio in occasione del 22° anniversario dell’uscita del film.
Un’esplorazione a tutto tondo di “Eyes Wide Shut”, quella che fa Cantisani, con questo saggio che parte dal racconto della nascita e della realizzazione di quello che sarebbe diventato l’ultimo film di Stanley Kubrick.
«Sono molto felice di annunciare l’uscita di questo libro – spiega l’autore – che esplora “Eyes Wide Shut”, il film postumo di Stanley Kubrick, interpretato come l’ultima, grande opera del Novecento letterario e cinematografico. Fra Schnitzler e Freud, fra Joyce e Kafka, con molti richiami anche ai dionisismi più antichi e all’immaginario del Settecento veneziano, “Eyes Wide Shut” è un’autentica opera-mondo, un labirintico sunto di gran parte delle inquietudini che resero irripetibile il Novecento. Ringrazio molto l’Accademia del Cinema UniAres e il Polo Telematico UniAres per aver creduto nel progetto e soprattutto l’amico Federico Toscano, Umberto Cantone per aver scritto una generosissima prefazione, Elisa Terranera per aver illustrato il saggio con dei magnifici disegni che condividerò nei prossimi giorni, infine Gerry Guida per avermi permesso di intervistare per l’appendice del libro Emilio D’Alessandro, il leggendario autista italiano di Kubrick».
Un lavoro che, per l’Accademia del Cinema Ares, apre un capitolo sul tema della letteratura sul cinema che a Palermo vive da tempo un vuoto.
«Quando, nel 2019, chiuse la libreria Broadway – sottolinea Federico Toscano, direttore artistico dell’Accademia – il mio sconforto è stato grande: chiudeva l’unica, o quasi, libreria dello spettacolo a Palermo. Più di una libreria, era un punto di riferimento per studenti, cinefili, curiosi e professionisti del cinema. Accorgermi, poco tempo fa, che nella più frequentata e centrale libreria del capoluogo siciliano c’è solo un piccolo scaffale dedicato al cinema, mi ha fatto davvero male: è stato come se alla mia città non interessasse più né del cinema né degli amanti di questa meravigliosa arte. In certi casi abbandonarsi all’amarezza, a quel senso di impotenza, sembra l’unica scelta possibile. Voglio ringraziare Maurilio e Pietro Messana che hanno creduto al progetto dell’Accademia del Cinema Ares (e alla Libreria dello Spettacolo, costola del progetto), affermando con orgoglio che oggi è un nuovo giorno. Grazie infinite anche a Ludovico, autore di questo prezioso saggio disponibile in versione e-book e in versione cartacea, ad Andrea Abbatino, Visual Designer dell’Accademia per il suo brillante lavoro, e grazie anche al maestro Cantone per la sua prefazione».