Il ministro Tria ha proposto al Consiglio dei Ministri Fabrizio Salini e Marcello Foa rispettivamente come ad e consigliere Rai. Foa verrà proposto come presidente: per essere eletto servono i due terzi dei voti della Commissione di Vigilanza Rai
Sono Fabrizio Salini e Marcello Foa i nomi che il ministro dell’economia Giovanni Tria ha proposto al Consiglio dei Ministri per il nuovo consiglio di amministrazione Rai, in cui andranno a ricoprire rispettivamente la carica di amministratore delegato e consigliere. Marcello Foa, 55enne giornalista e scrittore, sarà votato dalla commissione parlamentare di Vigilanza per la carica di presidente dell’azienda radiotelevisiva pubblica.
“Orgoglioso ed emozionato” si è dichiarato in un post su Facebook il diretto interessato, che ha aggiunto: “Ringrazio di cuore il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’economia Giovanni Tria per la fiducia accordatami. Mi impegno sin d’ora per riformare la Rai nel segno della meritocrazia e di un servizio pubblico davvero vicino agli interessi e ai bisogni dei cittadini italiani.
Dirigente del Gruppo Corriere Ticino, società editrice del più importante e più antico quotidiano della Svizzera Italiana, Marcello Foa, milanese laureato in Scienze politiche, ha legato gran parte della sua carriera di giornalista alla cronaca estera, per la quale fu promossa al ruolo di caporedattore nel 1992 per Il Giornale diretto da Indro Montanelli. Oltre al lavoro da giornalista, si è occupato anche da letteratura saggistica, in particolare con il saggio Gli stregoni della notizia (2006, Guerini e associati editore, pubblicato anche in versione aggiornata e ampliata nel 2018), adottato da diverse università italiane e diventato un classico della comunicazione. Ha scritto inoltre due romanzi di grande successo basati su storie vere: Il ragazzo del lago (2010, Edizioni Piemme), storia di Aimone Canape, ultimo partigiano testimone della cattura di Benito Mussolini nel 1945, e Il bambino invisibile (2012, Edizioni Piemme), che racconta la vicenda di Manuel Antonio Bragonzi, bambino cileno costretto dall’odio dei suoi compaesani a scappare e a vivere da solo nel bosco per tre anni.
Fabrizio Salini, il nuovo dg di viale Mazzini, lega invece la sua esperienza strettamente al mondo delle televisioni internazionali. Romano, 51 anni, laureato in Scienze Politiche, dal 2003 al 2011 è stato vice president of entertainment channels di Fox International Channels Italy, contribuendo alla nascita di canali come Fox Life, Fox Crime e Fox Retro, per poi passare a Sky Italia come head of entertainment and cinema programming per gestire i canali Sky Uno e Sky Cinema. Dal febbraio 2014 è amministratore delegato di Fox International Channels Italy, da cui è passato nel novembre del 2015 a La7.