Martedì l’indice S&P 500 è balzato a un record di 4.444, lasciando gli investitori a chiedersi se ora sarebbe il momento giusto per prendere profitti. Secondo Goldman Sachs, tuttavia, l’indice di riferimento potrebbe non essere ancora esaurito.
Le osservazioni di David Kostin su “Squawk on the Street” della CNBC
Martedì, Goldman Sachs ha alzato il suo obiettivo di fine anno per SPX da 4.300 a 4.700, il che si traduce in un potenziale rialzo di circa il 7%. La crescita continuerà “moderatamente” anche nel 2022, ha affermato David Kostin, chief strategist azionario statunitense della banca d’investimento su “Squawk on the Street” della CNBC.
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“La linea di fondo è che i margini sono stati la storia. La leva operativa nelle società statunitensi è significativa in tanti settori diversi. I margini netti sono ora tornati al 12%, con un aumento di oltre 100 punti base rispetto ai livelli visti prima della pandemia. È probabile che i margini rimarranno robusti anche nel 2022”.
Il motivo per cui Goldman Sachs prevede solo un guadagno “moderato” nell’indice S&P 500 il prossimo anno, secondo Kostin, è la riforma fiscale che potrebbe minacciare il tasso di crescita in futuro.
Perché Kostin pensa che le azioni saranno l’asset class da scegliere?
Commentando ulteriormente l’obiettivo di fine anno alzato per SPX, Kostin ha affermato che il gigante di Wall Street prevede che il tasso di interesse rimarrà basso fino alla fine del 2021 e che il rendimento del Tesoro USA a 10 anni salirà all’1,6%, mantenendo di conseguenza le azioni “ragionevolmente interessante”.
“È improbabile che la FED statunitense alzi i tassi a breve termine fino alla seconda metà del 2023. Si tratta sostanzialmente di altri due anni di non ritorno in contanti. I rendimenti obbligazionari aumentano leggermente, il che non presenta un ambiente particolarmente interessante per il reddito fisso, quindi le azioni diventano la classe di attività prescelta,” ha aggiunto.
Kostin prevede che i prezzi delle azioni saliranno nel tempo perché sia le aziende che le famiglie stanno guidando la domanda di azioni in questo momento. Le previsioni di Goldman Sachs contrastano con le previsioni di Richard Kovacevich (ex CEO di Wells Fargo) che prevedeva che il mercato avrebbe perso il 20% o più nei prossimi 18 mesi.
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