Dall’Oman a Los Angeles, da Taiwan all’Algeria, gli indicatori dei termometri salgono vertiginosamente.
In Lapponia le temperature superano di 10-12° le medie stagionali e in Finlandia si fa il bagno al mare.
Rovaniemi – Lapponia, 30 luglio 2018
Rovaniemi è la nota città di Babbo Natale, dove nell’immaginario comune elfi e renne collaborano inarrestabili tutto l’anno, tra pupazzi e fiocchi di neve, per organizzare il fatidico giorno tanto atteso dai bambini.
Eppure le renne quest’anno hanno cambiato tendenza, costrette dall’afa insopportabile che ha investito la loro terra con temperature che superano di oltre 12 gradi la media stagionale. Non trovando pace nelle foreste, le aiutanti di Santa Claus si sono fiondate sulle spiagge dove, tra lo stupore e le risa, hanno fatto il bagno con i lapponi altrettanto stremati dall’aria bollente.
Un’immagine surreale che testimonia la gravità dell’estremizzazione dei fenomeni climatici e atmosferici.
Ma il surriscaldamento della Terra non ha risparmiato neppure i luoghi più a Nord, raggiungendo il circolo polare artico, la Scandinavia con temperature che hanno raggiunto i 32°, la Siberia e molte altre parti del globo in cui non si è affatto attrezzati per quest’ondata rovente.
A Londra i prati in città che solitamente spiccano per il loro verde brillante, si sono trasformati in aride distese simili a Savane urbane, a Berlino si sono raggiunti i 38°, in Svezia gli incendi stanno devastando le foreste con più di 80 diversi roghi inarrestabili.
In California gli incendi diffusi su scala nazionale hanno costretto all’evacuazione 40.000 persone. Anche in Giappone il caldo record e l’arrivo del tifone Jongdari hanno spinto le autorità della regione Tokai ad ordinare l’evacuazione di 160.000 persone.
L’Organizzazione Meteo Mondiale ha affermato che “normalmente si registrano ondate di tale caldo in una sola zona del pianeta, ma adesso fa caldissimo nell’intero emisfero settentrionale, in conseguenza del cambiamento climatico generato dalle emissioni di gas serra.”
Secondo le previsioni le temperature saranno sopra alla media stagionale ancora per alcuni giorni. Si teme particolarmente per il permafrost e i ghiacciai, il cui rapido scioglimento rilascerà nell’atmosfera enormi quantità di gas metano e di co2.