Riceviamo e pubblichiamo
Rinascimento Gioiese rimarrà fuori dalle prossime elezioni comunali.
“Ci asteniamo delle passerelle poiché prima di ritornare al voto crediamo sia necessario ripristinare l’agibilità democratica. I cittadini di Gioia Tauro non meritano l’ennesima presa in giro, la politica ha fallito ed i rappresentanti dello Stato, alla guida del comune in seguito allo scioglimento, hanno dimostrato un’amara miopia ed un’incomprensibile superficialità nell’affrontare i vari problemi che attanagliano la nostra città: emergenza rifiuti, emergenza sanitaria, dissesto del manto stradale e difficoltà economiche . Davanti al fallimento dello Stato non si può pensare che basti avere dei concorrenti alla carica di sindaco per risolvere la situazione, ci vorrebbe piuttosto una presa di coscienza collettiva per capire se sia davvero il caso di continuare a recarsi alle urne per poi assistere ad un film trito e ritrito che ricorda la corazzata Potemkin di Fantozziana Memoria. La rivoluzione culturale serve davvero, ma non strumentalizzando la situazione delicata di Gioia Tauro per soddisfare i palati di personaggi in cerca d’autore, piuttosto ci si dovrebbe chiedere perché svariate risorse eccellenti della nostra terra preferiscano non prendere parte alla competizione, individuando nell’azione politica esclusivamente una perdita di tempo se non peggio sabbie mobili da cui poi risulta difficile uscirne illesi. In seguito a queste considerazioni lungamente maturate Rinascimento Gioiese non parteciperà alle prossime elezioni in quanto é impossibile creare un contenitore politico-culturale libero in un contesto dove oramai latitano i centri di aggregazione sociale e culturale e dove l’associazionismo autoreferenziale ha allontanato i giovani dall’agorá gioiese e dalla cultura politica. Gioia Tauro potrá rinascere solamente quando la società civile deciderá di liberarsi dalle catene del fatalismo, tornando protagonista della vita della polis anziché parteciparvi solo in prossimità del voto. “
Annaluana Tallarita