(ANSA) – ROMA, 26 AGO – Gli atleti si allenano da dieci a quattordici volte a settimana, trascorrendo numerose ore in pista o in palestra. Ma per il resto di noi, rimettersi in forma non significa necessariamente un regime così arduo.
La frequenza con cui dovremmo allenarci dipende da molti fattori diversi, come gli obiettivi, l’intensità dell’esercizio e qualsiasi precedente infortunio e anche il tipo di training. A fare il punto è un articolo sul portale The Conversation a cura di Matthew Wright Docente di Biomeccanica e Forza e Condizionamento della Teesside University, nel Regno Unito, e Jonathan Taylor Docente di Sport ed esercizio fisico dello stesso ateneo.
Per quanto riguarda gli esercizi di resistenza, è utile fare allenamenti regolari a bassa intensità. I corridori di resistenza di successo tendono a eseguire la maggior parte (circa l’80% del loro allenamento) a bassa intensità, con sessioni di intensità più elevate pianificate con cura, spesso due o tre volte a settimana, con un minimo di 48 ore tra una è l’altra. Allenarsi in modo “più intelligente” e non più difficile è fondamentale sia negli sport di resistenza che negli sport basati sulle abilità, come il nuoto, il tennis e le arti marziali. Le attività ad alta intensità (come la pratica di un servizio di tennis) possono essere mantenute solo per un breve periodo, quindi per evitare lesioni, è importante fare pratica solo un po’ in ogni sessione di allenamento, ma esercitarsi costantemente nel tempo. Quando si tratta di costruire muscoli, infine, fare più sessioni di allenamento a settimana si traduce in maggiori guadagni di forza muscolare. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che un volume di allenamento maggiore porta a un aumento sia della massa muscolare che della forza. Ma anche il riposo e il recupero (compresa una corretta alimentazione) sono fondamentali per aiutare i muscoli ad aumentare di volume.
(ANSA).
Fonte Ansa.it