(ANSA) – MILANO, 27 AGO – La Squadra mobile di Milano ha
fermato oggi un uomo accusato di aver violentato la mattina del
9 agosto una dipendente dell’ospedale San Raffaele che si stava
recando a lavorare. Il fermo è stato eseguito nell’inchiesta
dell’aggiunto milanese Letizia Mannella e del pm Rosaria
Stagnaro.
La violenza ai danni della giovane ventenne è avvenuta in
strada nei pressi della zona di Cascina Gobba, non lontano
dall’ospedale. Il fermato è un uomo di circa 30 anni, di origine
nordafricana. Decisive nelle serrate indagini degli
investigatori le analisi delle telecamere e anche il ‘match’ del
Dna.
Stando a quanto ricostruito nelle
indagini, l’uomo, senza permesso di soggiorno e senza precedenti
penali, ha visto passare la giovane che, verso le 6.30 del
mattino, si stava recando a piedi in ospedale dove lavora e l’ha
aggredita, trascinandola in una zona non visibile e chiusa a
lato della strada e l’ha violentata.
Si è arrivati, poi, nel giro di pochi giorni al fermo per
violenza sessuale perché gli investigatori della Squadra mobile
hanno analizzato tutte le telecamere di sorveglianza della zona,
frame dopo frame, incrociando questi dati con i tabulati
telefonici. Decisivo è stato anche il riscontro ottenuto con
lecanalisi sul Dna, che hanno fornito un ‘match’ tra quello
dell’aggressore e quello che era stato rintracciato. (ANSA).
Fonte Ansa.it