Quando le gengive si ritirano, si può fare qualche cosa? si deve sempre fare qualcosa? La gengiva che si ritira è una condizione per cui una parte della radice del dente si scopre diventando così visibile, e si associa talvolta alla comparsa di spazi triangolari vuoti e scuri tra i denti. La recessione dei tessuti parodontali è un problema molto comune tra la popolazione. Si stima che tra il 50% e l’80% dei soggetti abbiano almeno un dente affetto da questa problematica. Essa può comparire in pazienti adulti di ogni età e che hanno sia una buona che una scarsa igiene orale. Tuttavia, la sua prevalenza aumenta con l’età, nelle donne e nei fumatori. Questa condizione rappresenta sicuramente un importante problema di tipo estetico. La recessione gengivale può infatti verificarsi nei soggetti giovani e sulla “faccia esterna” dei denti anteriori, a causa dell’utilizzo “aggressivo” e non corretto dello spazzolino che traumatizza la gengiva, oppure come conseguenza di alcune procedure ortodontiche. Inoltre, si può accompagnare a ipersensibilità dentinale, carie, abrasioni radicolari e a infiammazione gengivale a causa della radice del dente scoperta e dell’irregolare profilo del margine gengivale che rende difficoltosa la rimozione della placca batterica. In questi casi la prima cosa da fare è correggere il modo in cui si lavano i denti per renderlo più delicato e ugualmente efficace. Successivamente, il dentista valuterà se vi siano le condizioni per ricorrere ad interventi che possano riportare il margine gengivale nella posizione iniziale. L’intervento chirurgico non è sempre necessario e la sopravvivenza del dente coinvolto non è generalmente compromessa. Infatti, se il paziente non ha particolari esigenze estetiche, problematiche di ipersensibilità e riesce a mantenere un’igiene orale adeguata e non aggressiva, si può considerare di mantenere sotto osservazione il dente interessato e rivalutare durante i controlli periodici l’eventuale necessità di ulteriori interventi. In certi casi, tuttavia, la recessione gengivale può essere segno di parodontite e può sfociare nella perdita del dente interessato. Il problema, dunque, non si limita più all’estetica e all’ipersensibilità, ma compromette anche la sopravvivenza del dente e più in generale la capacità del paziente di masticare correttamente. La causa di questo tipo di problema è differente rispetto alla condizione descritta precedentemente: la parodontite, infatti, è causata dai batteri della placca, quando non vengono rimossi per mezzo di spazzolino, filo interdentale o scovolino, e quindi infiammano i tessuti che circondano e sostengono il dente determinandone il riassorbimento. La recessione della gengiva non coinvolge più in questi casi solo la “faccia esterna del dente” ma si estende anche alle zone interdentali, con la formazione di spazi vuoti e scuri in cui tende ad accumularsi il cibo. In questi casi è importante che il paziente inizi ad adottare delle procedure di igiene orale che rendano efficace la rimozione della placca batterica. Il dentista inoltre dovrà diagnosticare il tipo di problema, i denti interessati e la gravità della situazione; successivamente procederà ad eseguire una terapia che contribuisca ad eliminare l’infezione e l’infiammazione attraverso la rimozione della placca, del tartaro e dei fattori di rischio che contribuiscono alla loro formazione. Per tornare quindi alle domande che ci siamo posti inizialmente “Quando le gengive si ritirano, si può fare qualche cosa? Si deve sempre fare qualcosa?” La risposta è in entrambi i casi si. Che l’azione sia una semplice modifica della tecnica di spazzolamento dei denti o un più complesso intervento chirurgico, se si vogliono mantenere i propri denti ed avere un sorriso gradevole è sempre necessario fare qualcosa: la scienza ci dimostra che gli interventi che si mettono in atto possono essere molto efficaci quando si fa una corretta valutazione del tipo di recessione e del motivo per cui la gengiva si è ritirata. È importante sottolineare che il risultato ottenuto migliora in modo significativo tanto più precocemente viene fatta la diagnosi ed il trattamento. Si può arrivare anche alla completa risoluzione del problema. La prevenzione e la diagnosi precoce rimangono quindi le armi più importanti per mantenere un sorriso sano e bello
Fonte Ansa.it